Possono le esigenze agronomiche incontrarsi con quelle informatiche? La risposta è sì, grazie a SOS QualiTec.
Nata dal know how di Image Line, Colli Romagnoli e Terre Cevico, la piattaforma verifica la conformità delle uve dei viticoltori in maniera automatizzata e racconta l'identità di un prodotto all'insegna della trasparenza, della sostenibilità e del rispetto di tutti gli operatori di filiera.
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E ora che il progetto, realizzato nell'ambito del Psr Emilia Romagna, si è concluso si possono vedere i frutti.
"Siamo soddisfatti del progetto e anche di aver portato a termine tutto quello che ci eravamo prefissati facendo incontrare molto bene le esigenze agronomiche con quelle informatiche" afferma Daniele Rossi, responsabile agronomico della Cantina dei Colli Romagnoli.
SOS QualiTec, come funziona e i risultati
Tutto è iniziato con la costruzione di un supporto informatico capace di lavorare tramite una banca dati aggiornata in tempo reale e in grado di rispondere in modo rapido ed efficace alle necessità del tecnico che deve controllare le conformità.
SOS QualiTec intende quindi sia digitalizzare i registri dei trattamenti sia le schede dei sopralluoghi dei vigneti, i dati delle curve di maturazione e la geolocalizzazione dei vigneti con dati climatici geolocalizzati.
“Oltre all’archivio di informazioni, abbiamo la certezza della conformità dei trattamenti, la nostra prima esigenza - afferma il responsabile agronomico -. Digitalizzando il registro prima del conferimento delle uve riusciamo con un semplice click a fare la verifica del rispetto dei tempi di carenza già nel momento in cui il viticoltore prenota il conferimento, un'innovazione veramente molto utile".
La piattaforma ha infatti cambiato l'approccio quotidiano del servizio agronomico.
“Il tecnico ha a disposizione con un click una serie di informazioni utili che riguardano il vigneto e il viticoltore. Questo perché la piattaforma contiene la geolocalizzazione del vigneto, il dato climatico storico, l'anagrafe del viticoltore, le schede dei sopralluoghi e i registri dei trattamenti storici. E quando nello stesso vigneto viene effettuato un sopralluogo da tecnici diversi, tutti hanno a disposizione queste informazioni" conclude Daniele Rossi.
Oltre ad attività di divulgazione, il progetto ha previsto 3 corsi di formazione.
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Fonte: Agronotizie
