Nella serata di venerdì 15 ottobre la Regione Puglia ha comunicato lo scorrimento della graduatoria sulla sottomisura 4.1C del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, dedicata ai reimpianti di olivo in area infetta da Xylella fastidiosa, la prima misura del genere adottata e applicata subito dopo le modifiche all'allora vigente decisione di esecuzione (Ue) 2015/789, ottenute con la decisione di esecuzione (Ue) 14 dicembre 2017/ 2352, che consentì i reimpianti al di sotto dell'area di contenimento a partire dal 2018.

Verranno spesi in questa tornata di assegnazioni circa 35,1 milioni di euro.
Infatti, saranno completamente spesi i 27 milioni di euro di appostamento su questa sottomisura provenienti dal Piano Operativo Agricoltura del Fondo Sviluppo e Coesione, stanziati con la delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica numero 69 del 28 novembre 2018, più risorse aggiuntive rinvenienti dalle economie di precedenti assegnazioni di fondi e dalla rimodulazione del Psr Puglia sul biennio 2021-2022 per circa 8,1 milioni.

Complessivamente, la spesa del Psr Puglia su questa sottomisura raggiungerà in breve circa 60 milioni di euro, calcolando anche le precedenti assegnazioni per oltre 24,6 milioni di euro, frutto dell'originario appostamento di misura.

E la Regione Puglia ha colto anche l'occasione per ricordare al Governo che i 300 milioni del Piano per la Rigenerazione Olivicola, costola del decreto Emergenze convertito nella legge 44/2019, sono troppo pochi. Infatti l'assessore all'agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, ha ribadito che è in atto un negoziato con il Governo per un rifinanziamento delle misure del Piano di Rigenerazione per 700 milioni di euro.

Per quanto riguarda la sottomisura del Psr 4.1C si tratta, secondo Regione Puglia, di un ulteriore passo in avanti nella rigenerazione dell'olivicoltura salentina devastata da Xylella fastidiosa: infatti altre 247 aziende sono risultate ammissibili alla misura 4.1C del Psr Puglia ed è stato pubblicato il provvedimento che scorre la graduatoria di quanti hanno richiesto contributi per gli investimenti strutturali nelle proprie aziende.

"Si tratta di un ulteriore importante tassello
- commenta l'assessore all'agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - per ricostruire il nostro patrimonio olivicolo e dare respiro e nuove chance di ripresa alle aziende salentine colpite dalla Xylella. Sono, quindi, oggi complessivamente 518 le ditte in graduatoria ammesse alla successiva fase prevista dal bando. E ciò è stato reso possibile dalla rimodulazione del Psr per gli anni 2021-2022 e grazie agli ulteriori fondi ministeriali destinati a sostenere la ripresa delle imprese e dei territori colpiti da un batterio che ha messo in ginocchio l'olivicoltura e l'economia di centinaia di imprese e famiglie".

Pentassuglia annuncia così l'esaurimento dei fondi disponibili: "Il provvedimento dà atto di circa 60 milioni di euro stanziati per la sottomisura 4.1 C e contiamo, anche grazie a eventuali economie, di poter dare soddisfazione a tutte le imprese che non siamo riusciti a finanziare per carenza di fondi. Stiamo portando a termine l'impegno assunto per dare risposte concrete ai nostri agricoltori, certi della necessità di continuare a mettere in campo ogni risorsa e strategia possibile".

"Continueremo - conclude l'assessore - a dialogare con il ministero perché siano soddisfatte le nostre giuste istanze, con ulteriori 700 milioni di euro per il Piano di Rigenerazione Olivicola. Sono le risorse che ci consentiranno di dare piena attuazione a quanto previsto dal piano e per la rinascita del nostro territorio".

"Con la determinazione firmata dalla dirigente Mariangela Lomastro - sottolinea il direttore di Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone - sarà possibile soddisfare le esigenze di quanti vogliono continuare a vivere di agricoltura in un territorio che oggi si presenta completamente trasformato. La regione si sta impegnando a dare una pronta risposta a quanti sono chiamati a presentare le proprie richieste anche grazie al coinvolgimento operativo dell'agenzia Arif. L'obiettivo non è solo fare bene ma soprattutto fare in fretta".