È possibile da oggi - 16 dicembre 2020 - presentare le domande per via telematica per ottenere gli indennizzi da calamità naturale nelle zone colpite dalla Xylella fastidiosa per le annate agrarie 2018 e 2019. Lo ha comunicato Regione Puglia il 14 dicembre scorso, con una nota congiunta del presidente della giunta, Michele Emiliano, e dell'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia. Intanto è corsa contro il tempo per evitare la prescrizione dei ristori per la zona di Lecce sull'annata agraria 2016.
 

La dichiarazione di Emiliano e Pentassuglia

"A seguito della declaratoria di calamità, i produttori delle aree danneggiate da Xylella fastidiosa possono richiedere ulteriori indennizzi per la perdita di produzione olivicola nelle annualità 2018 e 2019. Una buona notizia che si aggiunge a quella dell'erogazione in favore dei Comuni del territorio danneggiato di 68 milioni di euro per compensare i danni delle annualità 2016 e 2017. Segnali concreti a sostegno del mondo dell'agricoltura colpito da questi eventi". È quanto affermato dal presidente Emiliano e dall'assessore all'Agricoltura Pentassuglia il 14 dicembre.

Nella nota si sottolinea: "gli aiuti saranno concessi come contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno accertato. Si precisa, comunque, che ciascuna azienda può beneficiare dell'aiuto per un periodo non superiore a tre annualità". Tale norma è prevista dal comma 5 dell'articolo 9 del Decreto interministeriale 6 marzo 2020 attuativo della legge 44/2019 per il "Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia". Coerentemente con la normativa vigente, il danno dovrà essere comunque superiore al 30% della Produzione lorda vendibile.

L'istruttoria successiva e l'erogazione degli aiuti sarà curata da Arif Puglia, sul cui sito è possibile prendere visione degli avvisi pubblici di riferimento.
Le domande devono essere compilate, stampate e rilasciate utilizzando le funzionalità disponibili nel portale regionale Eip all'indirizzo www.pma.regione.puglia.it direttamente dal richiedente o, in alternativa, con l'assistenza di un libero professionista o di un Centro di assistenza agricola opportunamente accreditati.

Per la presentazione delle domande di aiuto il portale regionale Eip è operativo da oggi, 16 dicembre 2020, sino alle ore 12.00 del 13 gennaio 2021.
 

Coldiretti, appello al Prefetto di Lecce per l'antimafia

Coldiretti Puglia ha lanciato un appello alla Prefettura di Lecce affinché assegni una priorità o un protocollo particolare per i certificati antimafia utili alla liquidazione delle risorse per le calamità 2016 e 2017 causate dalla Xylella fastidiosa. La richiesta è contenuta in una lettera dell'organizzazione agricola inviata al prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, di un interessamento diretto affinché assegni priorità assoluta nel rilascio della documentazione antimafia per fare in modo che i Comuni eroghino agli agricoltori i 68 milioni di euro entro il 31 dicembre 2020 della calamità causata dalla Xylella fastidiosa per gli anni 2016 e 2017, scongiurando che vadano persi quelli relativi all'annualità 2016: ben 31 milioni e 870mila euro risorse da liquidare a 97 Comuni in provincia di Lecce.

"Confidiamo nella consueta sensibilità del prefetto Trio e di tutto il suo staff affinché venga impressa un'accelerata alle procedure di rilascio dei certificati antimafia. L'imperativo assoluto è liquidare entro il 31 dicembre almeno le spettanze relative al 2016 per scongiurare il rischio che vadano persi quasi 32 milioni di euro, vitali per le aziende agricole in uno scenario aggravato dall'emergenza Covid che ha fatto perdere ulteriore liquidità al mondo agricolo", è l'accorato appello del presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele.

Il Decreto attuativo relativo alle indennità compensative contempla le annualità 2017, 2018 e 2019, ma il provvedimento - dopo ampio pressing di Coldiretti Puglia - ha ricompreso anche l'annualità 2016, per cui è stato possibile utilizzare il regime di esenzione del 2015, utilizzando parte delle risorse del Piano per le calamità e destinandole agli interventi compensativi. Ma occorre fare in fretta perché le risorse targate 2016 vanno spese entro il 31 dicembre 2020, altrimenti andranno perse per scadenza dei termini del regime di esenzione.