Italia Olivicola - la maggiore associazione tra le Op olivicole olearie d'Italia - ha chiesto un incontro con la ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova e la pubblicazione del bando Agea indigenti da 20 milioni di euro per smaltire l'olio extravergine 100% italiano dello scorso anno: al fine di scongiurare un nuovo prossimo crollo dei prezzi di mercato in campagna e rianimare quello all'ingrosso, già in evidente calo.

Intanto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero delle Politiche agricole, di concerto con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che suddivide lo stanziamento dei fondi dedicati al "Programma di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti". Il provvedimento ha tenuto conto delle necessità espresse dalle organizzazioni caritative a fronte dei 250,9 milioni di euro disponibili: 900mila euro di residui sul Fondo 2020 e 250 milioni di euro derivanti dalle risorse straordinarie del decreto Rilancio. Nella ripartizione sono stati quindi individuati 20 milioni di euro per il ritiro dal mercato di olio extravergine di oliva.

"La crisi di ristoranti, bar, alberghi, causa Covid, ha comportato, da marzo ad oggi, un notevole incremento della quantità di olio extravergine d'oliva italiano in giacenza, urgono interventi del Governo per sbloccare il mercato e aiutare i produttori in difficoltà, a partire dalla pubblicazione del bando Agea da 20 milioni per l'acquisto di olio extravergine d'oliva 100% italiano della campagna scorsa da destinare agli indigenti". È questo il grido d'allarme lanciato da Italia Olivicola, all'indomani della pubblicazione dell'ultimo report "Frantoio Italia" dell'Istituto centrale per la qualità e repressione frodi sulla situazione complessiva in Italia, fotografata in base ai dati contenuti sul registro telematico dell'olio.

Rispetto allo stesso periodo del 2019, infatti, lo stock di olio extravergine d'oliva italiano è salito a 42.904 tonnellate con un incremento delle giacenze del +85,9%. E Puglia, Toscana, Calabria e Umbria hanno in giacenza il 67,5% dell'intero stock nazionale, mentre a livello di oli Dop, che rappresentano il 4,1% della giacenza totale in Italia in questo momento, le cisterne di Dop Terra di Bari sono quelle che occupano più spazio con il 44,9%.

Nella scorsa settimana le giacenze avevano dato un marginale segno di diminuzione, ma i prezzi all'ingrosso dell'olio nuovo sulla principale piazza italiana - Bari - hanno iniziato a calare, proprio mentre crescono i prezzi in campagna.

"Ma le cisterne si stanno riempiendo con l'olio di questa campagna ed è un problema molto serio piazzare sul mercato il prodotto alla luce della crisi conclamata del canale Horeca - spiega il presidente di Italia Olivicola, Fabrizio Pini -. Sarebbero fondamentali interventi del Governo per aiutare i produttori che non riescono più ad avere uno sbocco commerciale e a vendere il miglior olio ai propri clienti per colpa di questa maledetta pandemia".

"Un passo decisivo, che ci consentirebbe di svuotare le giacenze dell'olio della scorsa campagna in tutta Italia, sarebbe la pubblicazione, promessa dalla ministra Bellanova, del bando Agea per l'acquisto di 20 milioni di euro di olio extravergine d'oliva 100% italiano da destinare agli indigenti, che rappresenterebbe una bella boccata d'ossigeno per il settore - ha ribadito Pini -. Restano da valutare anche le ripercussioni che avranno le misure restrittive appena adottate sulla campagna in corso, per questo motivo chiediamo alla ministra Bellanova un tavolo tecnico per ascoltare la voce dei produttori".