E' stato firmato ieri, 25 giugno 2020, dalla ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova, il decreto ministeriale contenente la disciplina per il sostegno al reddito per complessivi 120 milioni di euro - 85 entro il 2020 e 35 nel 2021 - in favore delle imprese agricole colpite nell'area infetta del Salento dalla batteriosi.
Il provvedimento attua l'articolo 9 del decreto interministeriale 2484 del 6 marzo 2020 relativo al Piano di rigenerazione e derivato della legge 44/2019.
Il testo del decreto è stato condiviso con la Regione Puglia, che sarà il soggetto attuatore dell'intervento previsto dalla misura D del Piano di rigenerazione ed in parte disciplinata dall'articolo 9 del decreto interministeriale 2484 del 6 marzo 2020.
Gli interventi compensativi - finanziati dal Fondo sviluppo e coesione - saranno distribuiti agli agricoltori alla stregua delle compensazioni sul reddito in deroga erogate con il Fondo di solidarietà dal decreto legislativo 102/2004.
Le imprese agricole dovranno aver subito almeno il 30% di perdita della Produzione lorda vendibile a causa della Xylella fastidiosa. E toccherà ora alla Regione Puglia delimitare con esattezza l'area interessata e quantificare i danni subiti dalle singole aziende. La Giunta di Bari dovrà anche predisporre la proposta di declaratoria da inviare al ministero delle Politiche agricole.
Il contributo compensativo sarà erogato sulle perdite subite su una sola annata agraria se le aziende non proseguano l'attività agricola con coltivazioni arboree, nei termini e nelle modalità stabilite con il decreto ministeriale di ieri. In caso di prosecuzione dell'attività con arboree, il contributo è erogato per non più di tre annate agrarie.
"Con il decreto diamo il via libera ad un altro pezzo importante, direi fondamentale, del Piano di rigenerazione olivicola della Puglia, intervenendo a favore di tutte quelle imprese che hanno subito danni rilevanti dal diffondersi del batterio" ha dichiarato la ministra Teresa Bellanova.
"Mi auguro naturalmente che la Regione Puglia voglia procedere quanto prima all'attuazione del decreto - ha aggiunto - perché gli agricoltori, dopo anni e anni di difficoltà, possano ricevere i contributi dovuti fino a un massimo di tre anni, e in questo modo essere sostenuti anche nella pianificazione di investimenti che guardino al futuro delle attività d'impresa e dell'olivicoltura salentina".