Infoxylella, zona infetta fino a Torre Canne
“Pubblicati sul sito istituzionale Emergenza Xylella i primi risultati della nuova campagna di monitoraggio condotta dall'Arif. Individuate 75 nuove piante infette di olivo nei comuni di Fasano (1 pianta), Ostuni (33), Carovigno (39) e Ceglie Messapica (2). In particolare, si rileva per la prima volta il batterio in agro di Fasano, in periferia, in località Torre Canne, ma purtroppo non è l'unico caso nella Piana degli olivi monumentali" è scritto nella nota diffusa da Infoxylella.“Quello di Torre Canne rappresenta il nuovo limite nord della presenza del batterio nel territorio regionale, circa 8 chilometri più a nord rispetto al focolaio più settentrionale individuato col precedente monitoraggio alla periferia di Cisternino – sottolineano da Infoxylella, dove fanno notare - data la sua vicinanza con la Strada Statale 16 proveniente da Brindisi uscita "Torre Canne Sud", il nuovo focolaio potrebbe essere conseguenza di trasporto passivo di cicaline sputacchine contaminate”.
“Ma non è l'unico focolaio nella Piana, ce ne sono almeno altri tre sotto Cisternino/Ostuni, alla quota di circa 100 metri sul livello del mare – precisa ancora Infoxylella - la cui comparsa potrebbe essere il risultato della diffusione naturale operata dai vettori, una sorta di discesa del batterio dalle alture sovrastanti che, a loro volta, sembrano rappresentare la zona più avanzata della diffusione partita da Oria”.
Insomma, si stanno già predisponendo i presupposti giuridici per un nuovo ulteriore aggiornamento delle zona delimitata, che solo la scorsa estate aveva visto il riposizionamento più a nord della zona cuscinetto, della fascia di contenimento e l'ampliamento complessivo della zona infetta, modifiche solo più di recente recepite anche nel decreto ministeriale che ridefiniva anche le misure di eradicazione e contrasto.
Cia Puglia, Xylella non attende tempi della politica
“L’esito del recente monitoraggio compiuto da Arif ha, purtroppo, dato il risultato che tutti quanti non ci auguravamo di avere. Il ritrovamento di ulteriori 75 focolai in provincia Brindisi, ed in particolare nei comuni di Fasano, Ostuni, Carovigno e Ceglie Messapica, conferma quello che noi andiamo dicendo da diversi anni, ovvero che la Xylella non avrebbe atteso i tempi della giustizia, della politica e della burocrazia" è il commento di Giannicola D’Amico, vicepresidente di Cia Puglia.Cia Puglia chiede poteri straordinari e tempi credibili per fermare la Xylella e più fondi per risarcire gli agricoltori danneggiati e sperimentare tecniche di convivenza lì dove la batteriosi è diventata ormai endemica.
Il ritrovamento, poi, di alcuni focolai nella Piana degli olivi secolari rende la situazione ancora più allarmante. Gli ulivi secolari e millenari di Puglia, infatti, anche per la loro monumentalità, tutelata dalla Legge regionale 4 giugno 2007, n.14, rappresentando una componente essenziale del paesaggio: "Vanno salvaguardati – ricorda il vicepresidente di Cia Puglia - perché svolgono un’importante attrattiva turistica”.
La Piana, inoltre, recentemente è stata iscritta nel registro dei Paesaggi rurali storici del ministero delle Politiche agricole come “Paesaggio agrario della Piana degli oliveti monumentali di Puglia”.