Il nuovo patto conferma tutti gli impegni già assunti dal Distretto Agrumi Sicilia: dalla promozione dei prodotti alla proiezione internazionale delle imprese impegnate nella filiera agrumicola siciliana, con l'obbiettivo di creare valore.
E c’è la novità dell’obbligo di aderire alla società consortile del Distretto Agrumi Sicilia, strumento già esistente, ma al quale si intende dare maggiore forza operativa, con la sottoscrizione di quote da parte di tutti gli attori della filiera.
Il prossimo passaggio da compiere per il rinnovo del Patto, dunque, sarà la convocazione di una nuova assemblea, entro i primi di dicembre, questa volta alla presenza del notaio, per aderire alla società consortile. E poi presentare il nuovo Patto alla Regione Sicilia, per ottenere il nuovo riconoscimento e immediatamente rilanciare le azioni già avviate e avviarne di nuove.
Ampia la partecipazione all’assemblea. Vi hanno preso parte aziende di produzione, industriali della trasformazione, consorzi di tutela delle produzioni di eccellenza Dop, Igp e Bio, organizzazioni di categoria, università, enti di formazione e di ricerca.
Ed è stata corale l’adesione alla proposta di nuovo Patto di sviluppo, presentata dal presidente del Distretto Federica Argentati ed elaborata sulla base di una serie di interlocuzioni con le imprese della filiera e dei documenti prodotti in varie occasioni: da quelli predisposti dalle organizzazioni di categoria a quelli derivanti da confronti diretti con esse e con le imprese in occasione di iniziative promosse o sostenute anche dal Distretto, dalle proposte già avanzate dal mondo della ricerca scientifica e quelle strategiche dei diversi Consorzi di tutela.
Con la platea del partenariato sono state condivise anche le nuove modalità e i presupposti sui quali si vuole fondare il nuovo Patto: una maggiore unità e una partecipazione vera. Il che significa che i sottoscrittori non sono più chiamati a firmare soltanto un documento di partenariato, ma a sottoscrivere una quota della società consortile Distretto Agrumi di Sicilia che è il “braccio” operativo del Distretto. A tal fine sono state differenziate e ridotte le quote di adesione.
“Sono molto soddisfatta – afferma Federica Argentati - Le presenze non solo erano numerose, ma anche molto qualificate. Si è ragionato con molta tranquillità e molta chiarezza, sono state avanzate tante proposte e delineati anche i rapporti con le organizzazioni di categoria. Il primo passo per il rinnovo del Patto è stato fatto. Adesso dobbiamo dare seguito a quanto deciso e completare l’iter per il rinnovo. Entro dicembre contiamo di chiedere il riconoscimento alla Regione siciliana”.