Bisogna ripartire dall’agricoltura”.
E’ su questo input del ministro Maurizio Martina che si basa il pacchetto di misure per il settore agricolo e agroalimentare messo a punto dal Governo nell’ambito del decreto per l’emergenza terremoto.

E’ necessario puntare sull’agricoltura per rilanciare le zone colpite dal sisma – sottolinea Martina – proprio perché queste attività fanno parte della cultura e dell’identità delle aree colpite dal terremoto. Un investimento sul futuro che guarda in primis ai giovani e che punta non solo a ricostruire, ma a rilanciare un intero territorio. Sono state destinate risorse importanti per un piano strategico di rilancio, che dia opportunità in quelle terre così gravemente colpite. Stiamo cercando di garantire innanzitutto il più possibile la continuità produttiva fin dai primi giorni. Con questo provvedimento vogliamo dare attenzione anche agli under 40, che dovranno essere i primi protagonisti di questa rinascita”.

Analizziamo punto per punto il piano di azioni per l’agricoltura e l’agroalimentare.

Indennizzo danni ai beni immobili e mobili
E’ previsto fino al 100% dell’indennizzo dei costi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo agricolo, distrutti o danneggiati, comprese le abitazioni degli agricoltori. E’ previsto l’indennizzo per i gravi danni a scorte e beni mobili strumentali anche alle attività produttive agricole.

Sostegno per le imprese danneggiate
Vengono stanziati 35 milioni di euro per l’anno 2016 in favore delle regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, per concessioni di agevolazioni, nella forma del contributo in conto interessi alle imprese danneggiate dal sisma. Queste risorse possono essere utilizzate anche per agevolazioni alle imprese che realizzino investimenti produttivi nei territori danneggiati dal sisma.

Piano strategico per il rilancio da 220 milioni di euro
Si tratta di un piano operativo per il rilancio del settore agricolo, agroindustriale e per la promozione e commercializzazione dei prodotti. Le risorse necessarie saranno rese disponibili attraverso il totale finanziamento nazionale dei Psr regionali per gli anni 2016, 2017 e 2018, a carico dello Stato tramite le disponibilità del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie.

Sospensione pagamenti e meno vincoli per le imprese
Vengono sospesi tutti i pagamenti dei mutui e credito agrario, oltre al pagamento dei contributi di bonifica a carico delle imprese agricole. Per l’anno 2016 il mancato adempimento degli obblighi previsti dalla normativa sui Psr, comprese le norme agroambientali, non comporta decadimento dell’aiuto europeo. Le aziende sanitarie locali dei territori coinvolti dall’evento sismico possono autorizzare la deroga alle normative vigenti in tema di movimentazione e ricovero del bestiame.

Garanzia Ismea a costo zero per le imprese
Viene istituito un fondo da un milione di euro, gestito dall’Ismea, per favorire il credito a favore delle aziende agricole dei territori colpiti, azzerando il costo della garanzia primaria.

Fondo latte
Predisposti interventi specifici per la zootecnia, mettendo a disposizione parte delle risorse destinate a far fronte alla crisi del settore del latte con 1 milione di euro.
 
Copertura dei costi emergenziali
Sono a carico del Commissario per l’emergenza gli interventi per la costruzione di ricoveri temporanei per gli animali e per l’acquisto di strutture mobili per la mungitura. Da fine agosto è stato inoltre attivato un coordinamento con ministero della Salute e Mipaaf per l’assistenza delle imprese agricole presso l’Istituto zooprofilattico di Rieti.