Il bilancio 2013 segna infatti una nuova tappa nella grande storia del Consorzio agrario, cooperativa con finalità mutualistiche nata a fine Ottocento, operativa oggi su un’area che va dal lago d’Iseo fino al mare Adriatico, dalle basse mantovane fino all’altopiano di Asiago, per una Sau potenziale di 1 mln di ettari. Per quanto il bilancio 2013 sia in pratica il frutto della somma algebrica delle due precedenti gestioni (il Consorzio agrario del Nordest nasce il 31 dicembre 2013), emerge chiaramente il profilo di una azienda di spessore, ben capitalizzata, dotata delle risorse finanziarie, produttive e commerciali necessarie per affrontare gli scenari di mercato che stanno incidendo fortemente su tutto il comparto primario. I ricavi 2013 sono pari a 523.000.000 euro; numeri importanti garantiti dal lavoro quotidiano di circa 400 dipendenti, dal supporto di 100 agenti e dal potenziale produttivo di numerose strutture ben conosciute nel mondo dell’agroalimentare come – solo per citarne alcune – il Polo agroindustriale di Valdaro (Mn), il Polo agroindustriale di San Pietro di Morubio (Vr), il centro di stoccaggio ed essiccazione di Torre di Mosto (Ve), la Cantina Carosa di Affi (Vr) e il Pastificio Cerere di Enna.
Grazie a questi risultati, il Consorzio agrario del Nordest diventa il più importante Consorzio agrario in Italia e si conferma un “player” di rilievo dell’agroalimentare italiano. Al timone del Consorzio, il Ceo Pierluigi Guarise (già direttore generale del Gruppo Calv) e il presidente Federico Dianin (già presidente del Consorzio padovano); la nuova dirigenza del Concsorzio agrario del Nordest può guardare con cauto ottimismo al 2014, alla luce dei primi risultati del primo semestre – in linea con gli obiettivi aziendali – e delle prime stime del Pil che vedono per l’agricoltura un “segno più”, in controtendenza rispetto all’andamento generale, purtroppo ancora in recessione.
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Fonte: Agrinordest