Un fatturato di 211 milioni di euro e un margine operativo lordo di 4,7 milioni di euro. Sono questi i risultati emersi nel corso dell'assemblea per l’approvazione del bilancio 2012 del Consorzio agrario di Padova e Venezia che si è tenuta stamattina, 30 aprile. Con 350 mila ettari di superficie agraria utile (Sau), 52 agenzie fra Padova, Venezia e Rovigo, 200 dipendenti, 6 magazzini di stoccaggio e un ventaglio di servizi che abbraccia tutta la produzione agricola, compreso il settore dell’hobbistica e del tempo libero, Il Consorzio è una delle prime aziende nel Veneto per volume d’affari e dimensioni.
Oltre che con le dinamiche del mercato interno ed internazionale l’agricoltura deve fare i conti con i mutamenti climatici che condizionano la produttività e pesano sui fatturati. Da questo punto di vista per il settore primario veneto il 2012 è stato un anno particolarmente difficile, segnato da una lunga stagione di siccità che ha pesato negativamente soprattutto sul comparto dei cereali.

Durante l'incontro si è discusso inoltre delle anomalie e difficoltà dell’annata agraria: la quantità di mais consegnato ai magazzini del Consorzio nelle provincie di Padova, Venezia e Rovigo è crollata da 2,3 milioni di quintali della media annua degli ultimi anni a 1,4 milioni del 2012, questo nonostante la clientela di produttori che hanno conferito al Consorzio sia aumentata del 20%. La crisi economica non ha risparmiato l’agricoltura, che ha però saputo reagire di fronte ai momenti più critici e trovando occasioni di sviluppo e confermando il dinamismo che traspare anche nei numeri del bilancio 2012 del Consorzio agrario. "Non potevamo certo aspettarci di replicare gli exploit dei passati esercizi – spiega Paolo Martin, direttore generale del Consorzio agrario – anche perché oltre alle ricadute negative delle condizioni climatiche hanno pesato sui nostri conti una tassazione più alta e un maggior peso degli interessi passivi sui nostri investimenti. Questo però non ha inciso sull’operatività del Consorzio che ha investito in provincia di Rovigo, concentrando la spesa nell’esercizio che siamo andati a chiudere. Possiamo affermare pertanto che il Consorzio è riuscito a garantire alle decine di migliaia di imprenditori agricoli del territorio la consueta vasta gamma di servizi; dall’assistenza tecnica alla consulenza negli investimenti, dalla valorizzazione delle colture a quella del prodotto".

Attenzione da parte del Consorzio anche alla questione dell'accesso al credito. "Nel 2012 – spiega il presidente Federico Dianin – abbiamo stretto accordi con i principali istituti bancari del territorio per garantire all’imprenditore agricolo una più semplice e rapida gestione e fruizione del credito, creando uno “sportello dedicato” interno alla nostra struttura". Notevole anche l’impegno per preservare il reddito dei produttori di mais a causa del rischio micotossine legato alla siccità. Il Consorzio sta inoltre lavorando, in accordo con Coldiretti, a una proposta distributiva per mettere in contatto il consumatore con il mondo della filiera agroalimentare attraverso la distribuzione di prodotti provenienti direttamente dall’imprenditore agricolo.
Per la prima volta è stato presentato il Bilancio di sostenibilità sociale che illustra la complessità delle iniziative intraprese al di là della loro valenza economica.