Tutti con il segno positivo i principali indicatori del bilancio 2011 del Consorzio agrario di Padova e Venezia, che lo scorso anno ha esteso la propria operatività anche in provincia di Rovigo con l'affitto del ramo d'azienda del Consorzio agrario in Polesine. Uno sforzo organizzativo e gestionale che è stato premiato dai risultati economici che domani, venerdì 27 aprile, dalle 10 saranno presentati ai soci nel corso dell'assemblea generale. Oltre all'approvazione del bilancio la base sociale sarà chiamata anche all'elezione delle cariche sociali.

Passando ai numeri nel 2011, come previsto in seguito all'affitto del Consorzio agrario di Rovigo, il valore della produzione si è attestato a 220 milioni 75.846 euro, rispetto ai 168 milioni dell'anno precedente, con un significativo balzo in avanti del margine operativo lordo attestato a 5,9 milioni contro i precedenti 4,6. Positivo anche il risultato di gestione, passato dai 720 mila euro del 2010 ai 952 mila euro dello scorso anno. In linea con le aspettative i principali indicatori economico finanziari che confermano la solidità del Consorzio agrario di Padova e Venezia. L'esercizio 2011, dunque, chiude in utile e con risultati apprezzabili. Sul fronte occupazione il Consorzio conta 197 dipendenti di cui 9 a part time e 2 a tempo determinato. L'anno scorso sono stati assunti, inclusi gli stagionali, 39 dipendenti, di cui 20 relativi al trasferimento del Consorzio di Rovigo e 20 hanno lasciato il servizio.

Guardando al futuro i primi dati del Censimento 2011 hanno evidenziato che il percorso dell'agricoltura veneta e provinciale sarà sempre più complesso con una progressiva riduzione del numero delle aziende, un ridimensionamento della Sau e la riduzione drastica degli allevamenti.

"Questo richiederà da parte di tutti noi un approccio completo, diversificato e rapido nelle scelte – aggiunge il presidente Federico Dianin -. Molto è già stato fatto ad esempio l'impegno nello sviluppo delle energie alternative da fonti rinnovabili. La nostra struttura ha sempre privilegiato la salvaguardia dell'unità aziendale spostando gli interventi sulla razionalizzazione degli autoconsumi e sulla sostituzione dei tetti in fibra di amianto dei manufatti con valenza agricola.

Il Consorzio agrario rafforza continuamente gli accordi commerciali con le industrie trasformatrici per rafforzare sempre più un percorso di filiera che valorizzi e diversifichi il prodotto dei propri soci. Il marchio registrato, supportato dal Sistema di rintracciabilità e delle certificazioni Uni-En Iso 9001:2000 Vision del sistema di gestione per la qualità, farina 'Due passi' è un esempio dell'ormai consolidato rapporto con il produttore, il consumatore e la Grande distribuzione.

Abbiamo intensificato i rapporti nei confronti dei consorzi agrari d'Italia, società con cui la nostra Azienda agisce in sintonia operativa, appoggiando fattivamente le diverse iniziative e progettualità consortili fonti di sviluppo e di innovazione su base nazionale. In particolare agendo di concerto con alcune delle società collegate a Cai quale, ad esempio, la società 'Filiera italiana trading seminativi' grazie a cui abbiamo raggiunto un importante accordo per la fornitura di grano duro su base nazionale con la società Barilla".