"Anche in Italia è urgente, come in Francia, una legge che regoli i rapporti tra i produttori ortofrutticoli e la grande distribuzione organizzata, per ristabilire pratiche commerciali più trasparenti e correggere una serie di squilibri, da tempo denunciati dalle autorità di vigilanza, che penalizzano in modo ingiustificato la parte agricola".

Così l'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, presentando alla Commissione Agricoltura della Camera, su invito del presidente, Paolo Russo, una proposta per una legge italiana sui rapporti tra produttori di ortofrutta estiva e grande distribuzione.

"L'elevato grado di deperibilità dell'ortofrutta estiva obbliga i produttori ad un'immediata collocazione del prodotto sul mercato - ha sottolineato Rabboni -. E' una condizione temporale che abbassa il potere negoziale degli agricoltori e aumenta quello dei compratori, aumentando lo squilibrio che normalmente caratterizza i rapporti tra un'offerta agricola non particolarmente concentrata e una domanda agroalimentare concentrata per quasi il 50% in poche centrali d'acquisto nazionali. Servono regole che ristabiliscano un rapporto più paritario, per garantire ai produttori il giusto reddito di impresa e ai consumatori il giusto prezzo".

 

Obbligo di contratti scritti

Tra i punti della proposta illustrata da Rabboni, l'obbligo della contrattazione scritta nei passaggi di compravendita di ortaggi e frutta fresca consegnata sul territorio italiano, così da prevederne la quantità, le caratteristiche merceologiche e qualitative, i termini e i tempi di pagamento, le modalità di risoluzione e revisione del contratto, le cause di forza maggiore. Dovranno anche essere vietate alcune pratiche commerciali che attualmente danneggiano  in modo particolare i produttori come ad esempio le rimesse o le  dilazioni, i ribassi e i ristorni, l'addebito di spese non pertinenti, le vendite sottocosto. Andrà inoltre previsto l'obbligo di accordo sulle campagne promozionali. L'ente pubblico, secondo Rabboni, potrà avere compiti di vigilanza e  di sanzione.