Un incontro urgente con le multinazionali del tabacco che operano nel nostro Paese è stato sollecitato dal presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi. “Obiettivo prioritario - ha affermato - è la tutela degli interessi dei produttori italiani che stanno vivendo una fase molto difficile, con problemi sempre più pressanti che penalizzano i redditi”.
“Da tempo - aggiunge Politi - la Cia, che è in prima fila per azioni finalizzate al sostegno del settore sia a livello nazionale che comunitario, sollecita, sotto l’egida del ministero, la firma degli accordi con multinazionali per garantire l’acquisto di quantitativi di tabacco italiano. Cosa che al momento continua a ritardare. Per questo ci siamo rivolti direttamente alle multinazionali in modo che si possa arrivare al più presto alla soluzione del problema”.
Nelle lettere inviate alle multinazionali, il presidente della Cia rileva che il settore del tabacco, che occupa decine di migliaia di persone, “attualmente è sottoposto a nuovi attacchi dovuti alla proposta di modifica della Direttiva Ue sugli ingredienti ed alle questioni riguardanti il ‘Pacchetto generico’ “.
“Occorre, quindi, creare le condizioni - scrive il presidente della Cia - per dare continuità alla produzione, mantenendo non solo il valore economico, ma anche il tessuto sociale ed occupazionale nei vari distretti tabacchicoli italiani”.
Politi ricorda che la Cia “si sta adoperando per razionalizzare e rendere più efficiente l’intera filiera, a partire da una maggiore concentrazione dell’offerta per favorire anche il rapporto più diretto tra produzione ed utilizzatori finali. Condizione, questa, che attualmente può essere agevolata dall’evoluzione della normativa nazionale che regola i rapporti agroindustriali nell’ ambito della filiera tabacchicola”.
Da qui la richiesta dell’incontro con le multinazionali del tabacco.
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