E' un'agricoltura a due velocità quella che emerge dalla lettura dei quotidiani. E' ottimista “Il Secolo d'Italia” che dalle sue pagine del 23 giugno annuncia che la ripresa può trovare spinta proprio dal mondo agroalimentare. E' pessimista “Il Gazzettino” che il 25 giugno commenta i dati dell'agricoltura definendo quello trascorso come l'anno nero dell'agricoltura. Colpa del calo del fatturato agricolo, diminuito di ben 4,5 miliardi come si legge su “Arena” dello stesso giorno. Non è così per le mele Golden che hanno avuto, scrive “Adige”, un anno dorato. Annata in chiaroscuro per le ciliegie pugliesi, secondo la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 27 giugno. E' crisi invece per i trattori, finiti “nel pantano”, come titola “Avvenire” del 26 giugno. Per rispondere alla crisi dell'agroindustria arriva “Affari e Finanza” del 28 giugno che illustra i contenuti di una “ricetta” per uscire dalle attuali difficoltà. A complicare il quadro del settore agroalimentare ci si mettono i sempre attivi pirati dell’agroalimentare, la cui vita è però resa difficile (per fortuna) dalle attività di controllo, tanto che negli ultimi 4 mesi si è registrato un vero e proprio boom di sequestri come si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 24 giugno.

 

Troppe frodi, andiamo in Cina

Per fronteggiare il dilagare delle frodi alimentari si continua a chiedere a gran voce l’indicazione dell’origine in etichetta (Gazzetta del Mezzogiorno, 24 giugno), ma il presidente della commissione Agricoltura, Paolo De Castro, avverte dalle colonne di “Italia Oggi” che una decisione su questo argomento potrà essere presa solo dalla Ue. Ed è ancora De Castro a intervenire, questa volta dalle pagine de “La Provincia”, per chiedere una maggiore presenza dell’Italia nelle decisioni comunitarie. Intanto dalle colonne de “La Stampa” del 27 giugno arriva la denuncia che almeno la metà del cibo che arriva sui piatti è taroccato. Ha allora il sapore della provocazione la dichiarazione, anche questa pubblicata su “La Stampa” che per avere cibi sicuri dovremmo esportare la nostra agricoltura in Cina. Evviva. Nel frattempo arriva la notizia, pubblicata da molti quotidiani fra i quali “La Stampa” del 29 giugno, che Bruxelles ha intimato la sospensione delle produzioni all'industria tedesca produttrice delle “mozzarelle blu”. A proposito di frodi alimentari, ha fatto il giro dei giornali la nomina a Cavaliere del Lavoro di un noto imprenditore italiano che ha realizzato la sua fortuna in Australia “copiando” il meglio delle nostre produzioni casearie, dal Parmigiano Reggiano alla mozzarella. Se ne parla il 24 giugno su “Libero” e nei giorni seguenti sul “Corriere della Sera”.

 

Diabrotica e totoministri

E’ caccia non solo ai cibi “tarocchi” ma anche ai campi di mais dove sarebbero stati utilizzati sementi Ogm. Ne parla “Il Piccolo” del 26 giugno, una notizia che era stata anticipata il giorno precedente dal “Messaggero Veneto”. Più che delle sementi Ogm i coltivatori di mais sono preoccupati dall’incalzare della diabrotica, contro la quale, informa l”Eco di Bergamo”, sta per scendere in campo anche la regione Lombardia. Mentre sui campi ci si preoccupa di cose concrete, la “politica” sembra ancora impegnata a disquisire sul destino del ministro dell’Agricoltura. “Il Mattino” del 23 giugno rilancia le presunte richieste della Lega per ottenere la poltrona di via XX Settembre. Una tesi sostenuta anche su “L’Unità” del giorno seguente, mentre “Nuova Venezia” del 25 giugno si lancia persino a una previsione indicando in Aldo Brancher il successore di Galan. Nessuna conferma arriva dalle pagine di “Venerdi”, il magazine di Repubblica in edicola il 25 giugno, che ospita una lunga intervista a Giancarlo Galan, dove ricorda gli impegni che lo attendono e fra questi la risposta ai problemi delle quote latte.

 

Quote e multe, monta la protesta

A proposito di quote, gli allevatori, ancora una volta, sono alle prese con le multe. Se ne parla su “La Padania” del 25 giugno, dove il “Carroccio” si dichiara al fianco degli allevatori che protestano. Le proteste sono rivolte anche al ministro dell’Agricoltura, responsabile, si legge sul “Corriere Veneto”, di non dare risposte agli allevatori. La richiesta, scrive “Il Gazzettino” del 25 giugno, è quella di sospendere le multe in scadenza a fine mese. Se ne parla anche su “Finanza e Mercati” dello stesso giorno. Dalle colonne di “Arena” si fa sentire il Governatore del Veneto, Luca Zaia, che chiede al suo successore al dicastero dell’Agricoltura di dare uno stop alle multe. Intanto i trattori assediano il Pirellone, scrive “Il Giorno” del 25 giugno e la protesta continua, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 29 giugno che si sofferma sulle richieste degli allevatori, incentrate sulla dilazione di almeno sei mesi per il pagamento delle rate in scadenza.