Concimare in autunno, perché?
Nel naturale ciclo biologico delle piante arboree da frutto, in questo ultimo periodo della stagione vegetativa, avviene un indispensabile "accumulo" di un gran numero di sostanze nutritive che avranno lo scopo di favorire quei processi biologici che avverranno alla ripresa vegetativa nella successiva primavera. Questo si verifica, principalmente, a seguito della traslocazione dei nutrienti dalla parte aerea verso i principali organi di riserva della pianta che sono il fusto e soprattutto la radice.
È ovvio che intervenendo in questo periodo mediante una razionale concimazione si può solo incrementare la costituzione delle riserve nutritive in quanto la pianta è ancora in grado di assorbire gli elementi dati e trasformarli in sostanza di riserva.
Piante, su quali intervenire?
In generale, hanno più necessità di reintegro di sostanze nutritive autunnali, tutte quelle piante che per loro natura hanno dovuto sopportare il "peso" della produzione fino alle porte dell'autunno. Ad esempio l'actinidia e la vite ma anche varietà tardive di drupacee o pomacee dove la pianta ha necessariamente privilegiato il frutto deviando il flusso di energie prioritariamente su esso. Da concimare in autunno sono anche tutte quelle piante che, per una ragione o per l'altra, hanno subito stress ambientali, soprattutto idrici, durante l'estate per cui l'attività radicale non è stata ottimale.
Elementi, quali apportare?
I tre macroelementi principali azoto, fosforo e potassio. Ma se durante la fase primaverile/estiva si è riusciti a portare a termine un programma di nutrizione più o meno completo in funzione delle esigenze della pianta, in autunno è sufficiente apportare solo azoto più o meno in ragione di 20/40 U/ha.
Ma grande importanza possono avere anche i microelementi, come ad esempio il ferro. Purtroppo le primavere sono spesso fredde e piovose e possono ostacolare il normale assorbimento di questo elemento favorendo i classici ingiallimenti da "clorosi". Anche il ferro apportato in autunno rimane immagazzinato come riserva e reso disponibile in primavera.
Organ-Lea Bio è un concime granulare a cessione controllata, contenente 2000 ppm di ferro organico e amminoacidi ad alta concentrazione (Acido Aspartico, Acido Glutammico, Triptofano ecc.) di elevata purezza. Assicura un rilascio graduale nel terreno che permette all'apparato radicale la totale e costante assimilazione dei nutrienti durante tutto il ciclo produttivo. Il suo utilizzo è indicato su tutte le colture grazie alla elevata disponibilità di ferro e azoto organico (14%) garantendo un notevole potere nutrizionale.
Organ-Lea Bio è un prodotto sicuro dal punto di vista sanitario e fitosanitario poiché trattato termicamente secondo Regolamento CEE 1069/2009 che garantisce l'eliminazione di tutti i patogeni (bacilli, batteri, coliformi, escherichia coli, salmonella spp., enterobatteriacee, virus vari, ecc.).
La sua perfetta granulometria lo rende pratico e altamente efficace come concimazione invernale e primaverile nei frutteti e vigneti, localizzato lungo la fila con normale spandiconcime.
Organ-Lea Bio in forma microgranulata su cereali e ortive si può distribuire all'atto della semina, miscelato al seme oppure localizzato nel solco (funzione starter) stimolando la radicazione.
I vantaggi:
- rilascio degli elementi nutritivi in perfetta e bilanciata sinergia;
- assorbimento a cessione controllata da parte delle radici;
- nutrimento assicurato nel tempo;
- minor perdite di nutrienti in zone soggette a dilavamento (Direttiva Nitrati).
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Fonte: Lea Agricoltura