Con l'arrivo dell'estate, mentre pesche, albicocche e ciliegie sono ormai sui mercati, solo le varietà più precoci di mele e pere sono già pronte per la commercializzazione. Per gran parte di meleti e pereti ha inizio la fase più importante per l'ottimale accrescimento dei frutti dove gli interventi di nutrizione devono essere calibrati per ottenere un buon raccolto in termini quantitativi e qualitativi. Inoltre, la resistenza del frutto alle manipolazioni, la compattezza e la capacità di conservare queste caratteristiche per un lungo periodo sono i fattori critici di successo di frutti di qualità eccellente.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario lavorare correttamente con la nutrizione durante tutto il ciclo colturale e in particolare durante la fase di accrescimento dei frutti con l'apporto di meso e macroelementi e di molecole organiche ad azione stimolante sul metabolismo della pianta, perciò, in questo periodo, le applicazioni fogliari, spesso unite ai trattamenti antiparassitari, devono portare all'ottimale accrescimento dei frutti e alla biosintesi di composti responsabili della compattezza, del colore e del sapore del frutto.
Ilsa da anni propone soluzioni efficienti per l'integrazione nutritiva del melo e del pero, grazie alle sue specialità nutrizionali liquide a base di Gelamin® (matrice proteica ad alto contenuto in amminoacidi liberi) e ai suoi biostimolanti di origine vegetale (ricchi in triacontanolo naturale, saponine, vitamine, ecc.), ottenuti attraverso l'innovativo processo di Idrolisi Enzimatica Controllata (Fceh®) completamente naturale e totalmente sostenibile.
Tra le principali specialità nutrizionali utilizzate per la fase di accrescimento dei frutti, citiamo Ilsamin Calcio, Ilsamin CaMg ed Etixamin Bio-K, tutte apportano azoto proteico (che non deve essere mai in eccesso in questa fase), sotto forma di amminoacidi liberi e peptidi assieme a meso e macroelementi che vengono rapidamente assorbiti ed assimilati a livello fogliare esercitando una azione stimolante e nutritiva sul metabolismo della pianta per aumentare la pezzatura dei frutti.
La presenza di calcio, magnesio e potassio permette di incrementare contemporaneamente la qualità della produzione, evitando la comparsa di fisiopatie nutrizionali legate alla carenza di questi elementi, come la butteratura amara ("bitter pit") o la spaccatura dei frutti.
Inoltre, l'impiego di prodotti ad azione biostimolante come, ad esempio, IlsaC-on, Siliforce e IlsaKolorado dà risultati straordinari in termini di accrescimento dei frutti, ispessimento dei tessuti in corso di formazione, riduzione della cascola dei frutticini, incremento della sostanza secca e il miglioramento delle caratteristiche qualitative dei frutti, grazie all'apporto di triacontanolo naturale, silicio, potassio ed altri composti organici bioattivi.
Essi favoriscono un maggiore accumulo di zuccheri nei frutti, una riduzione della traspirazione e un aumento della consistenza della polpa, oltre all'attivazione dei meccanismi di tolleranza della pianta agli stress abiotici.
Tutte le specialità nutrizionali e i biostimolanti Ilsa hanno una perfetta miscibilità con gli agrofarmaci e i fertilizzanti presenti in commercio e impiegati a bassi dosaggi permettono di garantire agli agricoltori produzioni eccellenti nel massimo rispetto dell'ecosistema e delle persone.
Butteratura amara del melo
(Fonte: Ilsa)
In fase di produzione è necessario prestare molta attenzione alla nutrizione azotata e alla forma chimica dell'azoto che risulta necessario per l'accrescimento dei frutti, ma allo stesso tempo l'eccesso di questo elemento rende la pianta più suscettibile agli attacchi di carpocapsa, oidio e ticchiolatura, oltre a provocare in alcuni situazioni gravi carenze di calcio, potassio e boro, che si manifestano con la comparsa sulla pianta e sui frutti di fisiopatie nutrizionali come, ad esempio, la butteratura amara del melo, la spaccatura dei frutti e la litiasi del pero, ecc.
L'apporto di azoto, soprattutto in forma proteica, va fatto al suolo subito dopo la raccolta, in modo da consentire alla pianta di accumulare le sostanze di riserva necessarie per la stagione successiva.
Potassio e calcio sono gli altri due elementi fondamentali, importanti per la qualità dei frutti (aroma, colore e consistenza, ecc.), ma sono antagonisti, per cui l'eccesso di uno può causare una grave carenza dell'altro elemento. Nel complesso, l'utilizzo di varietà e portainnesti più resistenti (ad esempio il cotogno per il pero) e la combinazione di tecniche di concimazione (al suolo e per via fogliare) possono limitare i problemi legati a carenze o eccessi nutritivi.
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Fonte: Ilsa