La campagna di coltivazione del pomodoro è entrata ormai nel vivo, in tutta Italia i trapianti sono ormai per la maggior parte conclusi pur restando ancora le ultime settimane per effettuare la messa a dimora delle varietà più tardive con raccolta a fine settembre.
I problemi da fronteggiare nella stagione in corso confermano il trend delle ultime annate: un mercato caratterizzato da una serrata concorrenza, margini assottigliati per i produttori per via dei crescenti costi energetici e ricavi che dipendono strettamente da alti livelli di resa, uniformità di pezzatura e grado Brix ottimale alla raccolta.
Questi aspetti sono sempre più ricercati dalle aziende di trasformazione e dagli stessi consumatori che richiedono conserve e prodotti di provenienza nazionale, caratterizzati da un notevole valore di servizio, elevata serbevolezza e garanzia di qualità.
È quindi facile comprendere che, se il mercato richiede nuovi standard qualitativi, per l'imprenditore vi è la necessità di cogliere tutte le innovazioni messe in campo attraverso la ricerca agronomica per non rimanere indietro e subire gli stessi standard vedendoli più come vincoli che come fattori distintivi.
(Fonte: Cifo)
Il protocollo Cifo per il pomodoro da industria prevede l'impiego di 3 specialità in azione sinergica, ognuna di queste con uno specifico target agronomico.
Per ridurre gli eccessi vegetativi ed incrementare il quantitativo di sostanza secca alla raccolta, migliorando la resa industriale, l'utilizzo di Cifo KS 64 si è rivelato particolarmente efficace, il formulato è ricco di potassio, zolfo, acidi organici ed l-prolina, un amminoacido naturale risulta particolarmente utile in situazioni di stress idrico-salini a carico della pianta.
Bacche con migliori caratteristiche qualitative alla raccolta, incrementando ed uniformando al contempo la pezzatura, si ottengono utilizzando Cet 46 Green, prodotto biologico che permette di attivare i meccanismi naturali che favoriscono il metabolismo degli zuccheri e degli acidi grassi, oltre che la sintesi di antocianine e carotenoidi, questo si traduce in una migliore colorazione della bacca, un maggiore grado Brix ed una migliore uniformità di maturazione alla data di raccolta.
Cet 46 Green trova impiego ideale in abbinato a Ener 26, che permette di supportare il metabolismo delle piante proprio nella fase in cui la richiesta energetica raggiunge il picco, per uniformare la maturazione ottenendo un incremento di tutti i parametri qualitativi.
(Fonte: Cifo)
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