Le psille del pero: avversità molto prolifiche e quindi molto temute soprattutto a inizio estate, quando questi insetti raggiungono l'apice della loro presenza nei pereti, salvo declinare leggermente prima della ripresa di inizio autunno.
Nel frattempo, però, neanidi e ninfe hanno infestano ogni parte della chioma del pero, producendo grandi quantità di melata che imbratta anche i frutti provocando lo sviluppo di fumaggini e quindi il forte deprezzamento dei raccolti.

Giugno 2025: danni su pere dovuti alle infestazioni di psille e alle conseguenti proliferazioni di fumaggini. I frutti risultano invendibili
(Fonte: Gilberto Ballardini - Agrintesa)
Questi insetti sono anche vettori dei fitoplasmi responsabili del "pear decline", o deperimento del pero, malattia che porta le piante a deperimento e morte. Le cultivar maggiormente suscettibili sono William e Decana, mentre le piante più infestate sono quelle vigorose o i giovani impianti.
Gli interventi agronomici si limitano a potature, irrigazioni e concimazioni azotate che non favoriscano il lussureggiamento eccessivo della vegetazione, mentre fra i rimedi "della nonna" vi è quello di trattare le neanidi in estate con abbondante acqua addizionata di bagnanti, al fine di dilavare la melata che le ricopre.
Nella scelta degli insetticidi da impiegare nei pereti, infine, va tenuto debito conto della selettività verso gli Antocoridi, insetti predatori che quando numerosi hanno la capacità di contenere efficacemente le popolazioni di psille.
Esplosioni di psille e richieste di deroghe
Recentemente nei pereti romagnoli vengono segnalate esplosioni molto gravi di psille, per il trattamento delle quali era stata anche richiesta una deroga (Art. 53) per abamectina, sostanza attiva ampiamente utilizzata in passato a tal scopo, unitamente a spirotetramat, i cui formulati saranno però impiegabili solo fino al 30 ottobre 2025. Giunge voce, però, che la richiesta di deroga per abamectina è stata respinta. Nell'anno in corso vengono inoltre segnalati anche cali nelle popolazioni di antocoridi, ulteriore fattore predisponente le infestazioni di psille.

Giugno 2025: l'esplosione di psille nei pereti ferraresi ha causato danni in diversi frutteti. Diviene sempre più grave la rarefazione di soluzioni efficaci sulle psille
(Fonte: Gilberto Ballardini - Agrintesa)
Psille del pero: le soluzioni disponibili
Tre sono le specie di psille censite su pero in produzione in Fitogest® al 30 giugno 2025: Psylla piri, Cacopsylla picta e Cacopsylla malanoneura. Di seguito, le sostanze attive presenti nei formulati autorizzati su ciascun parassita.
Va da sé che circa due terzi delle sostanze attive sotto riportate mostra una selettività dallo scarso al nullo sull'artropodofauna utile, a partire dagli Antocoridi. Altre sostanze attive, come per esempio acetamiprid, hanno avuto modifiche restrittive nei limiti residui, inducendo una maggiore attenzione circa il momento più strategico per impiegare i prodotti (c'è da controllare anche la cimice asiatica, per esempio). Altre ancora non sono esattamente "fulmini di guerra" contro questi parassiti.
Il ventaglio di soluzioni impiegabili è quindi molto meno generoso di quanto potrebbe sembrare. Non a caso, infatti, era stata chiesta una deroga per una sostanza attiva conclamatamene efficace sulle Psille. Negata. I pericoltori traggano le proprie conclusioni.
L'elenco delle soluzioni rinvenute
Per ogni sostanza attiva o miscela viene riportato il numero di formulati esistente al momento della pubblicazione dell'articolo, nonché i diversi intervalli di sicurezza (PHI, con NN che sta per non necessario). L'asterisco indica infine i prodotti autorizzati anche in agricoltura biologica.
Prodotti autorizzati su Psylla piri (84 formulati; 16 sostanze attive):
- acetamiprid: (1 formulato; PHI 14 giorni);
- azadiractina A (1 formulato; PHI 3 giorni)*;
- Beauveria bassiana - ceppo ATCC 74040 (1 formulato; PHI NN)*;
- Beauveria bassiana - ceppo GHA (1 formulato; PHI NN)*;
- deltametrina (27 formulati; PHI 3-7 giorni);
- estratto di piretro (5 formulati; PHI 1-2-7 giorni)*;
- etofenprox (2 formulati; 7 giorni);
- lambda cialotrina (18 formulati; PHI 7-9 giorni);
- maltodestrina (1 formulato; PHI NN)*;
- olio di colza (1 formulato; PHI 3 giorni)*;
- olio essenziale di arancio dolce (4 formulati; PHI 3 giorni)*;
- olio minerale (13 formulati; PHI NN-1-20 giorni)*;
- sali di potassio degli acidi grassi (2 formulati; PHI NN)*;
- spinetoram (1 formulato; PHI 7 giorni). Utilizzabile fino al 30 dicembre 2025;
- spinosad (3 formulati; PHI 7 giorni)*;
- spirotetramat (2 formulati; PHI 21 giorni). Utilizzabili fino al 30 ottobre 2025;
- Tau fluvalinate (3 formulati; PHI 30 giorni).
Prodotti autorizzati su Cacopsylla picta (5 formulati; 3 sostanze attive):
- etofenprox (2 formulati; PHI 7 giorni).
- lambda cialotrina (2 formulati; PHI 9 giorni).
- olio minerale (1 formulato; PHI 1 giorno)*.
Prodotti autorizzati su Cacopsylla melanoneura:
- olio minerale (1 formulato; PHI 1 giorno)*.
Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest®.
In caso fossero sfuggite alla ricerca alcune sostanze attive, si prega le aziende distributrici dei formulati che le contengono di segnalarlo cortesemente alla redazione di AgroNotizie®: redazione@agronotizie.it.
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AgroNotizie® condivide lo stato dell'arte dello scibile fitosanitario disponibile, coltura per coltura e avversità per avversità. Non è intenzione né ruolo di AgroNotizie® svolgere un ruolo di consulente fitosanitario dando indicazioni tecniche a favore di un prodotto anziché l'altro. Anche perché ogni azienda agricola e ogni situazione di campo è storia a sé e non può essere affrontata tramite consigli online. In tal senso, si consiglia quindi di rivolgersi a professionisti che hanno fatto dell'assistenza tecnica la propria professione.































