Passate le polemiche, ora il regolamento di rinnovo del glifosate è legge e si applicherà a partire dal 16 dicembre 2023.

 

Adesso che è disponibile la versione ufficiale in lingua italiana possiamo finalmente analizzarne la portata pratica.


Nuove impurezze

Col rinnovo dell'approvazione sono state identificate 3 nuove impurezze rilevanti che si aggiungono a N-nitroso-glifosato (NNG) e formaldeide: trietilammina, acido formico e N,N-bis(fosfonometil)glicina (glifosina).

 

Cosa significa ciò? Intanto i titolari di registrazione dovranno dimostrare che la sostanza attiva contenuta nei propri prodotti è in regola con le nuove specifiche. Con una sostanza attiva che vanta numerosissime fonti alternative ciò potrebbe non essere così scontato. Le tempistiche di questa verifica sono abbastanza strette: la scadenza è il 15 marzo, tre mesi dopo l'entrata in vigore della nuova approvazione.

 

Restrizioni restrizioni restrizioni

L'allegato del regolamento contiene tre pagine di prescrizioni e di limitazioni, ma si tratta solamente di raccomandazioni agli Stati membri quando dovranno valutare i dossier presentati a supporto di nuove registrazioni o per il rinnovo di autorizzazioni esistenti. L'unica limitazione che entra in vigore immediatamente è quella relativa al solo utilizzo come erbicida, per scongiurare gli impieghi impropri come accelerante di maturazione dei cereali.

 

Poiché la limitazione è identica a quella comminata al rinnovo del 2017, non si prevedono variazioni di etichetta nel breve termine.

 

Decifriamo il burocratese

Ma da cosa si capisce quando una restrizione si applica subito oppure al rinnovo dei formulati? Con la precedente normativa gli allegati dei provvedimenti di approvazione riportavano chiaramente quando le restrizioni sarebbero entrate in vigore: quelle che erano immediatamente applicabili erano contrassegnate dalla lettera A, quelle da applicare dopo la ri-registrazione del formulato con la lettera B.

 

Col regolamento 1107/2009, in molti punti abbastanza machiavellico, questa distinzione è scomparsa e in alcuni casi interpretare correttamente i provvedimenti si è rivelata una vera e propria impresa. Inoltre è scomparsa la restrizione legata all'attività del principio attivo (insetticida, erbicida, etc.) e in questo caso il glifosate è un'eccezione.

 

Allora come si comprende se una restrizione entra in vigore subito oppure dopo il rinnovo dell'autorizzazione dei formulati? La cosa più semplice ovviamente è attendere il comunicato delle autorità nazionali, ma in alcuni casi ciò avviene con parecchie settimane di ritardo.

 

Osservando cosa è successo in occasione di rinnovi passati, in realtà non è poi così difficile capire se ci dobbiamo preoccupare adesso o tra qualche anno. Quello che una volta era segnalato con una lettera ora è contraddistinto dal riferimento all'articolo 29, paragrafo 6 del regolamento 1107/2009, che riguarda i requisiti per l'autorizzazione all'immissione sul mercato. Questo riferimento precede le raccomandazioni che gli Stati membri dovranno seguire nella valutazione dei dossier di nuove registrazioni o del rinnovo di autorizzazioni esistenti. Tutto ciò che precede la frase con l'articolo 29 sono restrizioni da applicare senza indugio. È successo coi rameici, con i famosi 28 kg in 7 anni e con la cervellotica frase dell'abamectina che consentiva l'uso in serre permanenti e in endoterapia. Ovviamente ci sono state eccezioni per cui la restrizione non è stata applicata immediatamente, ma… questa è l'Italia…

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2023/2660 della Commissione del 28 novembre 2023 che rinnova l'approvazione della sostanza attiva glifosato, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione.