A soffrirne sono in particolar modo le colture orticole di maggior pregio, come solanacee, cucurbitacee, fragola e insalate. La migliore protezione da tali infezioni non può prescindere da programmi di difesa razionali ed efficaci, basati su prodotti moderni e in linea con le moderne esigenze delle filiere agroalimentari, incluse quelle biologiche.
Due ceppi, molteplici risultati
Fra le soluzioni di maggior interesse spicca Tusal®, agrofarmaco lanciato sul mercato da Certis Europe nel febbraio 2017 e che ha trovato ampi consensi già al suo primo anno di commercializzazione. Innovativo ed efficace, questo fungicida biologico esprime un'eccellente attività di prevenzione delle infezioni causate dai patogeni tellurici grazie all'azione fungicida esercitata dai due nuovi ceppi di Trichoderma, ovvero Trichoderma atroviride T11 e Trichoderma asperellum T25.Registrato per applicazioni mediante impianto di irrigazione a goccia su colture in pieno campo e serra, Tusal® consente di proteggere efficacemente colture di primario interesse per l'orticoltura di pregio italiana, come fragola, pomodoro, peperone, melanzana, anguria, cetriolo, melone, zucca, zucchino, lattughe e insalate, ma anche colture floreali ed ornamentali. Grazie alla sua innovativa formulazione in granuli idrodispersibili Tusal® si scioglie velocemente in acqua, permettendo un'immediata applicazione, senza alcun rischio di intasamento degli impianti.
I due ceppi T11 e T25 esplicano un'attività fungicida preventiva nei confronti dei patogeni attraverso meccanismi di competizione per spazio e nutrienti, di micoparassitismo e di antibiosi. Inoltre determinano benefici effetti biostimolanti sulle colture, le quali sviluppano un apparato radicale più esteso e sano e manifestano una maggiore vigoria vegetativa della parte epigea. Entrambi i ceppi sono inoltre in grado di stimolare l'attivazione dei sistemi di difesa endogeni della pianta, aumentando la resistenza a stress biotici e abiotici, a tutto vantaggio della produzione finale.
Piante di fragola e peperone trattate con Tusal, a destra nelle due foto, rispetto al non trattato, a sinistra. Evidente il maggior sviluppo radicale
Modalità di impiego
Tusal® si applica mediante un'innovativa tecnica di applicazione frazionata che assicura un'ottimale azione di controllo dei patogeni tellurici durante l'intero ciclo colturale. Tusal® va applicato tramite i comuni impianti di fertirrigazione, iniziando subito dopo il trapianto e poi proseguendo a intervalli di 15-30 giorni per un numero di trattamenti che varia in funzione della coltura fino al raggiungimento della dose massima. Su fragola va rispettato il dosaggio massimo di 6 kg/ha, raggiungibile con tre differenti applicazioni a 2 kg/ha l'una, oppure con sei applicazioni a 1 kg/ha.Su solanacee, cucurbitacee, insalate, floricole e ornamentali, Tusal® va invece applicato in ragione di 3 kg/ha, da suddividersi in cinque trattamenti di cui il primo, al trapianto, va effettuato a una dose di 1 kg/ha, seguito poi da altri quattro a 0,5 kg/ha.
Efficacia di Tusal su tracheofusariosi dello zucchino, a destra, rispetto al non trattato, a sinistra nella foto
Programmi vincenti
Tusal® è un prodotto in grado di controllare efficacemente numerosi patogeni tellurici ma rappresenta anche un elemento essenziale quando inserito in programmi di difesa integrati e adeguatamente strutturati. Grazie alle proprie caratteristiche, Tusal®, ad esempio, può essere applicato su colture a seguito della fumigazione del terreno con Basamid, costituendo così una strategia risolutiva nei confronti delle malattie più ostiche. In alternativa, Tusal® può essere applicato in una strategia di difesa in post trapianto, in combinazione con Cercobin WG, formulato granulare a base di tiofanate metile, applicabile anch'esso tramite impianti di fertirrigazione.La combinazione dei tre differenti prodotti, comunque garantisce uno spettro d'azione molto ampio e rappresenta al momento la migliore soluzione di difesa anche in condizione di elevate pressioni delle più temibili malattie del terreno, nel rispetto di produzioni a residuo controllato.
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Fonte: Certis Europe