Sulfoxafor è un insetticida della famiglia chimica delle sulfoximine e agisce a livello del sito nicotinico dell'acetilcolina. La sostanza attiva ha comportamento translaminare e sistemico e viene facilmente traslocato nelle piante per via xilematica. Sulfoxaflor penetra nell'insetto sia per contatto, durante l'applicazione, sia per ingestione al momento della suzione da parte degli apparati buccali dei parassiti.
Per il suo modo d'azione l'Irac lo ha classificato nel gruppo 4C, in quanto differisce da acetamiprid, clothianidin, dinotefuran, imidacloprid, nitenpyram, thiacloprid e thiamethoxam, in Gruppo 4A, cioè quello dei neonicotinoidi.
Caratterizzato da un buon profilo tossicologico, Sulfoxafor è efficace su insetti pungenti-succhianti come afidi, aleurodidi e cocciniglie, coprendo uno spettro estremamente ampio di parassiti, inclusi quelli chiave delle più importanti colture mediterranee.
In Italia risulta registrato un solo formulato, a nome Dow AgroSciences, ovvero Closer, una sospensione concentrata che contiene 120 grammi per litro di sulfoxaflor. Closer è registrato su agrumi, pomacee, drupacee e diverse solanacee. Molto bassi i dosaggi di sostanza attiva per ettaro, posizionandosi su soli 24 grammi per ettaro.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie