Una coltura complessa quella del pomodoro da industria. Una coltura che richiede l'impiego integrato di soluzioni tecniche di diversa natura, capaci di fornire nel loro complesso risultati di eccellenza al momento della raccolta.
In estrema sintesi, quella del pomodoro è una coltura che può trarre sensibili vantaggi dalla realizzazione di una vera e propria piattaforma tecnica, capace di offrire all'agricoltore un insieme di soluzioni d'eccellenza, sia per la difesa, sia per la coltivazione.
Ed è proprio una piattaforma tecnica sul pomodoro da industria quella che BASF ha ideato e realizzato, integrando efficaci mezzi tecnici per la difesa con nuove varietà selezionate e innovativi film biodegradabili per la pacciamatura.
La "Piattaforma Pomodoro" di BASF rappresenta quindi un progetto interamente dedicato all'agricoltore, vero elemento chiave della nuova strategia globale del colosso di Ludwigshafen.

 

La piattaforma alla prova del campo

 

Per condividere con il mondo tecnico e con gli agricoltori i benefici derivanti dalla "Piattaforma Pomodoro", BASF ha organizzato tre giornate dimostrative in campo, tenutesi presso l’azienda agricola Bosco S.S. di Pontenure (PC).
La serie di incontri, pianificati nei giorni 18, 25 e 27 luglio, è stata ideata per condividere con i visitatori una visione di tipo integrato delle diverse criticità legate alla produzione del pomodoro da industria, come pure delle modalità individuate da BASF per risolverle.
Nelle diverse parcelle dimostrative sono stati infatti schierati i programmi di difesa BASF, imperniati su soluzioni ad effetto AgCelence® come i fungicidi Cabrio Duo e Cabrio Top, a base di F500®, e i nuovi antiperonosporici a base di Initium®, Enervin Duo ed Enervin Top. Ultimo ma non ultimo, Alverde, insetticida a base di metaflumizone specifico per la lotta ai lepidotteri.
Parallelamente, sono state poste in campo anche nuove pacciamature biodegradabili caratterizzate da elevata resistenza. Infine, sono state testate anche nuove e promettenti varietà di pomodoro.
Gli onori di casa sono stati appannaggio di Michalis Kalomiris e di Stefano Tarlazzi, rispettivamente Crop Manager e Technical Crop Manager Orticole di BASF Italia Divisione Agro.
Il primo ha illustrato le logiche che hanno guidato la nascita di questo progetto, la filosofia della Piattaforma e la struttura che la caratterizza. Stefano Tarlazzi ha invece descritto e commentato le diverse strategie di difesa adottate in campo, esaminando nel dettaglio le caratteristiche dei diversi prodotti BASF impiegati.
A Olivier De Beaurepaire, Market Development Biodegradable Polymers in Agricolture di BASF France, è spettato invece il compito di approfondire insieme ai visitatori le qualità tecniche dei nuovi film pacciamanti biodegradabili di BASF, i quali offrono agli agricoltori considerevoli vantaggi tecnici ed economici rispetto ai tradizionali film in polietilene, omai obsoleti.
Grazie proprio all'eterogeneità degli aspetti tecnici trattati, la "Piattaforma Pomodoro" presentata a Pontenure è quindi un'ulteriore conferma dell’impegno di BASF nella creazione di un futuro sostenibile, come pure della centralità che BASF conferisce alla figura dell'imprenditore agricolo.
È ormai evidenza innegabile, infatti, come la sostenibilità delle moderne pratiche agricole debba essere basata sull'integrazione di soluzioni tecniche diversificate, superando il convenzionale concetto di fornire unicamente prodotti per la difesa delle colture. Un nuovo approccio di ampio respiro di cui è proprio l'agricoltore il primo beneficiario.

 

I visitatori della "Piattaforma Pomodoro" di BASF