Il ministero della Salute ha reso pubblico il Rapporto ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale per l'anno 2010.

Per l'anno 2010 vengono diffuse, oltre che le elaborazioni sull'ortofrutta, come per gli altri anni, anche le elaborazioni relative ai risultati sui residui dei prodotti fitosanitari nei cereali, in alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, le elaborazioni riguardanti i baby food e come primo anno anche quelle relative ad altri prodotti (succhi di frutta, farine, pasta, conserve, marmellate, spezie, caffè ed altri).

Nel 2010 sono stati analizzati 8.449 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio, vino, baby food e altri prodotti per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari, come previsto dai programmi di controllo sui prodotti alimentari.

Soltanto 32 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti, con una percentuale di irregolarità pari allo 0,4%, inferiore rispetto a quella del 2009 (0.7%).

Per quanto riguarda gli ortofrutticoli, il numero di campioni analizzati è di 5376, di cui 2775 per la frutta e 2601 per gli ortaggi. Il numero di campioni irregolari è risultato pari a 21 (0.4%), di cui 8 per la frutta (0.3%) e 13 per gli ortaggi (0.5%). I campioni regolari sono risultati pari al 99.6%.

Relativamente a cereali, olio e vino i risultati nazionali mostrano che sono stati analizzati 1313 campioni, di cui 2 (0.2%) sono risultati non regolari.

Sono stati analizzati dei campioni di baby food pari a 106 che sono risultati tutti regolari. Sono stati, infine, effettuati campioni di altri prodotti (succhi di frutta, farine, conserve, pane, pasta, biscotti, spezie, tè, erbe infusionali, legumi da granella, etc) pari a 1.654 e di essi 9 (0.5%) sono risultati non regolari.

Si conferma così la tendenza decrescente delle irregolarità negli ultimi anni, che si configura come una situazione in progressivo miglioramento dal punto di vista della sicurezza dei prodotti alimentari.

I risultati complessivi, dei controlli nazionali continuano ad essere in linea con quelli rilevati negli altri Paesi dell'Ue e indicano un elevato livello di protezione del consumatore con la media nazionale di irregolarità che si attesta al di sotto della media europea e costantemente inferiore all'1%.