Estirpare le piante già compromesse e razionalizzare le procedure di potatura. Queste sono certamente le buone pratiche di campagna necessarie per contenere l'espansione di Erwinia amylovora, agente del famigerato "Colpo di fuoco batterico" del pero.
L'Erwinia è un battere Gram-negativo che sverna in corrispondenza dei cancri rameali sviluppatisi nel corso dell'anno precedente. Al rialzo delle temperature si moltiplica nei tessuti vegetali, producendo come sintomi visibili degli essudati. Le spore di Erwinia vengono quindi disseminate nell'ambiente da insetti e pioggia, come pure dagli strumenti di potatura non puliti tra un albero e l'altro.

Giunto sulle piante limitrofe penetra attraverso vie naturali, come fiori e stomi, oppure attraverso eventuali ferite presenti della corteccia. L'effetto è nefasto, partendo dal semplice appassimento dei diversi tessuti della pianta, evolvendo in seguito a necrosi e disseccamento.

 

Microrganismi contro

 

Era il 1928 quando Alexander Fleming scoprì che alcune muffe del genere Penicillium erano in grado di eliminare intere colonie batteriche. Aveva scoperto gli antibiotici. In natura esistono infatti organismi capaci di eliminare la concorrenza dei batteri grazie all'emissione di sostanze per loro tossiche, oppure competendo con loro per le sostanze nutritive.

L'Aureobasidium pullulans è un fungo ubiquitario, dall'aspetto simile a quello dei lieviti, che può essere naturalmente trovato su numerose piante coltivate, come melo, vite, cetrioli, cavoli o fagiolini, sulle quali non produce alcun sintomo. Può essere quindi utilizzato anche come battericida biologico, nella fattispecie contro Erwinia amylovora.

Date le caratteristiche biologiche del mezzo di difesa, Aureobasidium pullulans va utilizzato in chiave preventiva, agendo per contatto attraverso meccanismi di concorrenza alimentare nei confronti del patogeno, inibendone lo sviluppo e la diffusione.

 

Blossom Protect

 

Nel catalogo di Manica si può trovare anche un formulato a base di Aureobasidium pullulans - Dsm 14940 e 14941. Blossom Protect è formulato in granuli idrodispersibili e va impiegato alla dose di 12 kg/ha. Idealmente vanno posizionati quattro trattamenti a base di Blossom Protect durante la fase di fioritura, la prima suscettibile alle infezioni di Erwinia. La prima applicazione è da posizionarsi al 10% dei fiori aperti, le seguenti al 40, 70 e 90% di fiori aperti.

Come accortezza, va utilizzata un'acqua avente temperatura inferiore ai 30 °C. Non sono previsti né tempi di rientro dopo le applicazioni, né un tempo di carenza.