Agrofarma (Associazione nazionale imprese agrofarmaci) che fa parte di Federchimica, accoglie volentieri l'invito della Fai (Federazione apicoltori italiani), la più rappresentativa associazione italiana di apicoltori, ad aprire un confronto per individuare le cause della moria di api. A questo proposito Agrofarma risponde proponendo l'istituzione immediata di un 'Tavolo di confronto' aperto alle più rappresentative associazioni interessate, dell'apicoltura, dell'agricoltura, delle sementi e delle macchine seminatrici.
Il Tavolo andrà a integrare e sostenere l'importante attività già avviata attraverso gli incontri periodici presso il ministero delle Politiche Agricole e Forestali. La comunità scientifica sostiene da tempo che sono molteplici le cause della moria delle api, quali ad esempio la recrudescenza degli attacchi di Varroa, alcuni patogeni quali virus e Nosema, i cambiamenti climatici. Tra queste concause l'impiego di agrofarmaci è solo un'ipotesi tra le altre. Di conseguenza accreditare gli agrofarmaci come unica o prevalente causa di moria di api, è infondato dal punto di vista scientifico, tanto più che negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo calo nell'utilizzo dei prodotti fitofarmaceutici (-35% dal 1990 ad oggi).
'Considerato che ad oggi non vi sono certezze scientifiche sulle reali cause della moria di api', ha dichiarato Luigi Radaelli, presidente di Agrofarma, 'il Tavolo di confronto avrebbe proprio la funzione di avviare nel più breve tempo possibile tutte le azioni necessarie a fare chiarezza sull’argomento. Individuare con certezza le cause della moria di api è nell'interesse di tutti, per questo motivo   auspichiamo che le più rappresentative associazioni del settore alle quali proprio oggi è stata inviata una lettera formale di invito vogliano accogliere il nostro appello'.
Agrofarma è da sempre aperta al dialogo e alla collaborazione con quanti desiderano confrontarsi con lo stesso spirito sui problemi che riguardano l'agricoltura in generale. Per questo motivo Agrofarma ritiene che l’istituzione di un Tavolo di confronto sia la migliore risposta a manifestazioni, quali il sit in organizzato domani di fronte al ministero dell'Agricoltura le quali, per quanto legittime, non consentono però un dialogo sereno e costruttivo. Agrofarma ricorda inoltre che esiste una normativa molto severa, a garanzia del consumatore e dell'ambiente, secondo la quale ogni agrofarmaco deve passare l'esame della Commissione europea e del ministero della Salute prima di poter essere immesso sul mercato. L'iter di approvazione, lungo e complesso, prevede il superamento di numerosi test che ne valutano l'efficacia, la composizione chimica, la tossicologia, gli effetti sulla salute e, naturalmente, anche l'impatto ambientale. Agrofarma ricorda, infine, lo sforzo costante nella promozione dell'uso consapevole e corretto dell'agrofarmaco, al quale si aggiungono gli incessanti investimenti in ricerca e sviluppo per la produzione di agrofarmaci sempre più evoluti e compatibili con l'ambiente, oltre alle collaborazioni con i produttori delle macchine distributrici di agrofarmaci al fine di trovare soluzioni d'impiego sempre più efficaci ed efficienti.