La crisi spinge in alto le semine di frumento e orzo. Per la provincia di Mantova le superfici coltivate con cereali autunno vernini potrebbero crescere del 10-15% rispetto all'anno scorso. Lontani dagli oltre 30mila ettari del 2010, nella stagione 2012-2013 si dovrebbero toccare i 25mila ettari, calcola Apima Mantova.

Diverse sono state le chiamate ai contoterzisti per prenotare il servizio di aratura, preparazione del terreno e semina di frumento tenero, orzo o grano duro. Molti agricoltori, infatti, puntano a seminare colture low cost, meno energivore rispetto al mais, ma con quotazioni piuttosto soddisfacenti, anche nelle previsioni dei prossimi mesi.

"Con la crisi – afferma Marco Speziali, presidente di Apima Mantova – le aziende agricole cercano di contenere i costi di produzione, puntando su colture che non necessitano di grandi lavorazioni o importanti quantità di mezzi tecnici né di irrigazione, tenuto conto dell'impennata dei prezzi del gasolio". Sono sempre più richieste, infatti, "la semina su sodo e le minime lavorazioni, prerogative esclusive degli agromeccanici".
Il mais resterà in ogni caso il re dei campi della Pianura padana, non soltanto per la destinazione zootecnica. "Gli impianti di biomassa ne fanno largo uso – spiega Apima – e l'annata agraria che si sta aprendo è l'ultima, salvo sorprese, regolata secondo l'attuale Pac. Con il prossimo anno dovrebbe entrare in vigore l'obbligo alla rotazione, ma quest'anno ci sono ancora spazi per la monocoltura".