Il trend positivo di orzo e frumento in quantità e qualità si riflette anche sulla paglia, abbondante nelle produzioni e assolutamente immune da qualsiasi attacco fungino o di ruggine.

"Rispetto allo scorso anno – calcola Marco Speziali, presidente di Apima Mantova – possiamo affermare che le rese sono aumentate del 10-15% in più, con una marginalità discreta anche in termini di valore".

La marginalità media degli imprenditori agricoli arriva fino a 2,5 euro al quintale, al netto delle operazioni, con produzioni che hanno raggiunto anche i 40 quintali per ettaro.

Secondo l'osservatorio privilegiato dei contoterzisti, il mercato della paglia è piuttosto vivace, trainato dagli usi zootecnici. Ma c'è anche chi impiega la paglia – opportunamente tritata – come fertilizzante, operazione che consente agli imprenditori agricoli di risparmiare tra i 60 e gli 80 euro per ettaro di mezzi tecnici.

Apima auspica che l'andamento positivo dei cereali autunno-vernini possa portare ad una accelerazione dei pagamenti delle prestazioni professionali delle imprese agromeccaniche.