Per le lavorazioni superficiali del terreno, la trinciatura dei residui di potatura e degli stocchi, l’interramento dei fertilizzanti o la minima distruzione delle malerbe, si possono impiegare delle attrezzature portate o semiportate, definite trinciatrici, frese, macchine zappatrici rotative, erpici rotanti.
Ttutte queste attrezzature appartengono indicativamente alla stessa categoria, essendo similari nel loro funzionamento.
Le trinciatrici sono costituite da un robusto telaio metallico sul quale è supportato un albero (rotore), disposto in orizzontale e ortogonale alla direzione di avanzamento della trattrice, messo in moto da una catena cinematica costituita da albero cardanico, coppia conica e organi flessibili o rigidi di trasmissione (cascata di ingranaggi, catene, cinghie). Sull’albero (rotore) sono incernierati gli utensili di lavoro che possono essere coltelli o martelli, che mossi ad elevata velocità periferica con traiettoria tangente al suolo, colpiscono e trinciano il prodotto su di esso abbandonato.
Esistono dei modelli di trinciatrici molto versatili, che possono essere posizionate frontalmente alla trattrice, il più delle volte dietro la trattrice, tramite gli attacchi a tre punti e la presa di forza. Si trovano in commercio anche i modelli che lavorano lateralmente, 'fuori sagoma', impiegate per le lavorazioni interfilari o la pulizia dei canali e dei fossi, in questo caso la macchina è dotata di un sistema di sostegno snodabile, generalmente comandato idraulicamente, in grado di mantenere il parallelismo tra organo lavorante e terreno, anche se in pendenza.
Tutti i meccanismi delle trinciatrici devono essere necessariamente segregati con carter fissi e protezioni mobili, costituite da cortine di catene o bandelle metalliche in grado di trattenere la proiezione di materiale, che si alza durante il vorticoso roteare delle zappette o dei martelli.
1) Serie e modello macchina; 2) Attacco terzo punto del sollevatore del trattore;
3) Gancio di sostegno del cardano quando disinserito dal trattore; 4) Gruppo rinvio con ruota libera interna; 5) Targhetta di identificazione CE; 6) Carter della trasmissione a cinghie fissato con bulloni;
7) Slitte laterali; 8) Alette di protezione metalliche, oscillanti; 9) Piedini di appoggio;
10) Attacco bracci inferiori del sollevatore (cat. ISO 2/3);
11) Controcuffia di protezione dell’albero cardanico;
12) Attacco albero cardanico di collegamento alla p.d.p. del trattore; 13) Ganci di blocco delle macchine in posizione di trasporto; 14) Martinetti idraulici di chiusura;
15) Comando manuale di sbloccaggio dei ganci.
Le parti che compongono la Trinciatrice (fonte Enama)
Gli infortuni nell'impiego della fresatrice, della trinciatrice, dell’erpice rotante sono dovuti principalmente a:
- impigliamento, trascinamento, avvolgimento per contatto di abiti o corpo con organi in movimento,
- presa e trascinamento da parte della presa di forza (albero cardanico),
- contatto con gli organi lavoranti,
- schiacciamento in fase di accoppiamento e distacco della macchina alla trattrice,
- stabilità in posizione di riposo,
- proiezione del materiale durante la lavorazione ed emissioni di polveri,
- mancata regolazione della profondità di lavorazione,
- contatto da spostamento di movimento laterale, rispetto all’attacco fisso,
- perdita dei dispositivi di bloccaggio durante le fasi di lavoro o di trasporto,
- potenza della trattrice proporzionata al peso e dimensioni dell’attrezzo.
Le malattie professionali, causate da un abituale, prolungato e continuo lavoro con la trattrice e la trinciatrice, senza l’utilizzo degli appositi dispositivi di protezione, privo della necessaria sorveglianza sanitaria del medico competente, sono determinate principalmente da:
- rumore
- vibrazioni.
Incidente con Trinciatrice - Descrizione della dinamica e relativi fattori
Un lavoratore, alla guida di un trattore collegato ad una trinciatrice era intento nella lavorazioni di un prato posto lungo una scarpata avente una pendenza pari a circa il 20%. Mentre si accingeva alla risalita della scarpata, una brusca manovra di guida ha provocato il ribaltamento del mezzo.
Nell’incidente il corpo del lavoratore veniva schiacciato tra la macchina e il terreno. Dagli accertamenti effettuati in loco si è riscontrato che il telaio di sicurezza (rops) in dotazione al trattore, era in posizione orizzontale anziché verticale come previsto e prescritto dal libretto di uso e manutenzione.
Inoltre, il posto di guida del trattore risultava privo di cintura di sicurezza. Dall’esame autoptico veniva inoltre riscontrato nel lavoratore un livello di tasso alcolico superiore alla norma.
CHECK LIST CON SANZIONI |
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Macchine o attrezzature |
Requisiti da controllare |
Punto di violazione |
Articolo |
Articolo di sanzione |
Sanzione |
TRINCIATRICE |
La macchina è dotata di un dispositivo di protezione contro il lancio di oggetti |
Se macchina è CE
Se la macchina non CE 3.1 e 3.2 allegato V° parte I |
Art. 70 comma 1
Art. 70 comma 2 |
Art. 87 comma 2 lettera a)
Art.87 comma 4 lettera a) |
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400.
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400 |
Alfonso Germinario
Sicurezza sul lavoro in agricoltura
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Fonte: Agronotizie