Tra il 3 ed il 4 novembre piovono novità sull'olivicoltura italiana in generale e pugliese in particolare: è stato definitivamente approvato il Decreto Ministeriale del Mipaaf che consentirà la realizzazione d'investimenti in nuovi oliveti e in ammodernamenti per 30 milioni di euro. E la Puglia dovrebbe vedere rifinanziato il Piano per la Rigenerazione Olivicola nato con il Decreto Emergenze del 2019 per ben 500 milioni.
In giornata di ieri, 4 novembre 2021, al Senato della Repubblica, il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, rispondendo a una interrogazione a risposta immediata del senatore pugliese Dario Stefàno sullo stato di attuazione del Piano per la Rigenerazione Olivicola della Puglia ha annunciato che: "È stata programmata una riunione del Tavolo di coordinamento per il giorno 11 novembre prossimo, in modo da rimodulare le risorse disponibili in favore delle misure il cui fabbisogno è risultato superiore alle disponibilità".
Quindi il ministro ha aggiunto: "Per quanto concerne, infine, le ulteriori iniziative che questo Ministero intende intraprendere per la salvaguardia dell'economia agricola pugliese colpita da Xylella fastidiosa, si fa presente che in data 1° ottobre 2021 è stato richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche di Coesione, il rifinanziamento del Piano Xylella, a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2021-2027, per un importo di 500 milioni di euro".
Ora la questione Xylella passa per competenza alla ministra per il Mezzogiorno e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna che in quanto regista del Fondo Sviluppo e Coesione, ha la facoltà di promuovere in Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica una delibera per individuare nel dettaglio le risorse richieste dal Ministero delle Politiche Agricole. Si tratta indubbiamente di un primo importante passo: salirebbero così a 800 milioni le risorse del Piano per fermare la Xylella fastidiosa, e verrebbe almeno parzialmente soddisfatta la richiesta della Regione Puglia, avanzata dall'assessore Donato Pentassuglia sin dalla scorsa estate, che aveva richiesto risorse per altri 750 milioni di euro.
Pentassuglia: "Una prima buona risposta"
L'assessore all'Agricoltura di Regione Puglia Pentassuglia è stato raggiunto ieri sera da AgroNotizie cui ha rilasciato sull'annuncio del ministro Patuanelli la seguente dichiarazione: "Sarebbe una prima buona risposta, non esaustiva, ma sicuramente un'attenzione rispetto a una tragedia che vede due province già fortemente toccate dalla Xylella. Al momento solo annunci: si prevede anche un tavolo, vediamo se questa cosa potrà essere coordinata con serietà istituzionale e rispetto verso i territori".
Conferenza Stato Regioni vara ammodernamento impianti
La Conferenza Stato Regioni nella seduta del 3 novembre scorso ha approvato lo stanziamento di 30 milioni di euro per l'ammodernamento degli uliveti tradizionali e per investimenti in nuovi uliveti sostenibili, rispettosi dell'ambiente e della grande qualità dell'olivicoltura italiana, per aumentare la produzione di olio extravergine d'oliva nel Paese.
Lo stanziamento di queste risorse è stato assunto mediante intesa sancita sullo schema di Decreto Ministeriale recante "Interventi per la filiera olivicola olearia", ai sensi dell'articolo 1, commi 128 e 129, della Legge di Bilancio dello Stato del 30 dicembre 2020, n.178, norme che istituiscono il "Fondo per lo Sviluppo e il Sostegno delle Filiere Agricole, della Pesca e dell'Acquacoltura".
I finanziamenti premieranno, in particolare, le aziende particolarmente sensibili al tema della sostenibilità ambientale e della difesa delle risorse naturali, a cominciare dall'acqua. Potranno beneficiare dell'aiuto le aziende socie delle organizzazioni di produttori riconosciute per un massimo di 25mila euro a impresa.
Sempre durante la seduta del 3 novembre della Conferenza Stato Regioni è stata raggiunta l'intesa anche sul Decreto Attuativo per le Attività legate all'Oleoturismo.
Il decreto sugli interventi negli oliveti
In particolare, per quanto riguarda gli interventi per la filiera olivicolo olearia, agli investimenti in nuovi impianti sono destinati 10 milioni di euro con l'obbligo di conduzione in irriguo, adozione di sistemi di agricoltura di precisione con sensori di campo e utilizzo di cultivar italiane.
All'ammodernamento degli oliveti con un'età pari o superiore ai quaranta anni, invece, sono destinati 20 milioni di euro per infittimento, reimpianto e riconversione varietale, interventi di potatura straordinaria e realizzazione di sistemi irrigui a goccia.
A beneficiare del sostegno saranno gli olivicoltori associati a organizzazioni di produttori riconosciute sino a un massimo del 70% delle spese ammesse e nel regime de minimis fino a 25mila euro complessivi, mentre sarà Agea a stabilire le modalità per la presentazione di domande di sostegno attraverso una circolare attuativa.
Unaprol, provvedimento per aumentare la competitività
"Finalmente, grazie all'impegno del ministro Stefano Patuanelli e del sottosegretario Francesco Battistoni, ricomincia una programmazione strategica della politica olivicola del nostro Paese - spiega il presidente di Unaprol, David Granieri -. L'ammodernamento degli uliveti tradizionali e i nuovi impianti serviranno a far aumentare la produzione di qualità, con l'Italia che negli ultimi trent'anni ha perso quasi la metà del suo potenziale produttivo".
"Il nostro Paese, leader della qualità, aveva bisogno d'incrementare anche la quantità del prodotto per poter reggere la concorrenza sempre più forte degli altri Paesi produttori", continua Granieri.
"Grazie all'approvazione del decreto attuativo sull'oleoturismo sarà possibile legare alle bellezze storiche e architettoniche del nostro Paese anche la valorizzazione di uno dei prodotti simbolo del made in Italy - conclude Granieri -. Ci auguriamo che le regioni accelerino l'iter per l'applicazione di questa norma in grado di regalare una straordinaria opportunità di sviluppo a territori particolarmente vocati all'olivicoltura".
L'Abbate (M5S), Decreto pezzo di un disegno più grande
Il deputato Giuseppe L'Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, sull'intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni in merito al decreto di sostegno alla filiera olivicola olearia dice: "Innovare la filiera olivicola olearia nazionale è fondamentale per ridare slancio a un settore in sofferenza. Se da un lato, attraverso i fondi per la meccanizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potremo rinnovare i frantoi in modo anche più sostenibile, dall'altro è necessario intervenire ammodernando gli impianti".
"È questo l'obiettivo del decreto sul comparto olivicolo oleario - aggiunge L'Abbate - che mira a favorire l'aggregazione nel settore, incrementare la produzione nazionale di olive, aumentando la sostenibilità con priorità alle aree svantaggiate del Paese. Vengono così stanziati 30 milioni di euro dalle risorse a disposizione del Fondo Filiere Agricole, che abbiamo fortemente voluto inserire nell'ultima Legge di Bilancio".
"Si tratta di un'importante opportunità per il rinnovo della filiera olivicola olearia - conclude il parlamentare - nell'attesa che vengono effettivamente spesi i 300 milioni di euro che abbiamo stanziato per il rilancio dell'olivicoltura pugliese, cuore della produzione nazionale, a fronte del disastro Xylella fastidiosa".