"Si tratta della più grande trasformazione varietale realizzata in Italia - dichiara il direttore generale Ernesto Fornari -. Penso che l'innovazione, in questo momento storico debba partire da un'eccellente qualificazione dell'offerta che sia in grado di dare la giusta retribuzione ai produttori e di vincere la competizione sui mercati globali".
Per rivoluzionare l'offerta produttiva, Apofruit metterà a disposizione in esclusiva alla propria base sociale numerose varietà. Si parte dalle mele, con le varietà a Club Pink Lady®, Candine® e Joya®. Si passa al kiwi giallo Zespri®, con oltre mille ettari di superficie già investita, per proseguire con la varietà verde Divo® e il kiwi rosso HFR 18®. Sempre tra le specie frutticole invernali si propone la pera Fred® e, per gli agrumi, le nuove arance bionde Lanelate® e Fukumoto® oltre che il clementino tardivo Tango®.
Per l'uva da tavola prosegue lo sviluppo delle varietà senza semi in partnership con quattro costitutori. Per le produzioni estive Apofruit propone di investire sulle ciliegie di qualità coperte, le albicocche tardive (disponibili da fine giugno in poi), le nettarine platicarpe bianche Ondine® e il kaki Maxim®. Per fragole e piccoli frutti l'innovazione e lo sviluppo si concentrerà su fragole Sabrosa® e Rossetta®, sul mirtillo Fall Creek® e sul lampone Adelita®.
"Le novità produttive multiple a disposizione di Apofruit e dei propri soci produttori daranno un impulso importante alla superficie coltivata del gruppo, che aumenterà in cinque anni di almeno il 20%. Il valore dei prodotti di altissima gamma avrà ricadute importanti su tutta la compagine sociale. Le strategie di Apofruit - prosegue Fornari - saranno sempre incentrate sui tre grandi pilastri della nostra offerta: politica di marca, biologico e produzione integrata di alta qualità e sarà all'interno di questi tre pilastri che si collocheranno le varietà innovative di cui disponiamo".
Oltre alla programmazione accurata già in atto secondo Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit, questi progetti richiedono "anche il sostegno da parte di Apofruit verso i produttori, attraverso forme di finanziamento quali l'Ocm e i Psr per sviluppare sia l'innovazione varietale sia investimenti per la protezione delle produzioni e il miglioramento della qualità".
Non mancherà, da parte della politica commerciale del Gruppo, l'attenzione alla ecosostenibilità anche per quanto riguarda il packaging, come richiesto dai consumatori, ha aggiunto Zanelli. "In un momento dove l'agroalimentare europeo si sta attrezzando per rispondere concretamente alle nuove indicazioni del From farm to fork, Apofruit unisce l'esperienza passata e la visione di futuro per dare ai propri associati e al made in Italy le risposte per crescere".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Apofruit