In molti distretti irrigui del Mezzogiorno d'Italia luglio è un mese decisivo: le colture hanno ancora bisogno di acqua fino a fine agosto, specie per le ortive, ma deve bastare anche per soddisfare le esigenze idropotabili. Le risorse si sa provengono da bacini ad uso plurimo.

AgroNotizie testa oggi i principali bacini ad uso irriguo e potabile del Mezzogiorno d'Italia e rileva una situazione migliore di un anno fa per i bacini che servono il Nord della Puglia. Al contrario si segnala un deficit complessivo sui bacini della Basilicata di circa 79,2 milioni di metri cubi d'acqua rispetto al 9 luglio 2018. I dati pubblicati oggi - e rilevati nella giornata del 9 luglio 2019 - sono raffrontabili con quelli pubblicati lo scorso 3 maggio 2019.
 

Ex Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia

Per irrigare il Sud della Puglia, la Basilicata ed il Nord della Calabria c'è la disponibilità idrica nei bacini della Basilicata e della Campania ancora gestiti dall'ex Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia.

Qui, il fiume Sinni sbarrato forma il principale bacino lucano, quello di Monte Cotugno, dove a fronte di una capacità di 497 milioni di metri cubi d'acqua presentava nella giornata del 9 luglio 2019 una scorta da oltre 223,8 milioni di metri cubi, lontana dalla linea di massimo invaso posta a 252 metri sul livello medio del mare, e soprattutto con meno acqua dello scorso anno quando il 9 luglio 2018 erano presenti oltre 256,6 milioni di metri cubi d'acqua.

Non di meno il volume di acqua invasata è diminuito rispetto al precedente monitoraggio di AgroNotizie pubblicato il 3 maggio 2019, che riscontrava una scorta da oltre 264,8 milioni di metri cubi.

Anche altri bacini hanno meno acqua di un anno fa. E' il caso dello sbarramento sul fiume Agri, che genera l'invaso del Pertusillo: risulta in perdita di circa 39 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno. Altro bacino che si conferma in crisi è quello dell'invaso Camastra che sbarra il torrente omonimo: aveva ieri quasi 10 milioni di metri cubi d'acqua in meno rispetto al 9 luglio 2018.

Nel complesso, i dieci bacini della Basilicata, incluso quello in territorio della Campania di Conza, avevano il 9 luglio 2019 oltre 470,1 milioni di metri cubi d'acqua invasata, ben 79,2 milioni di metri cubi d'acqua in meno rispetto ad un anno fa quando gli stessi bacini potevano contare su oltre 549,3 milioni di metri cubi. Il volume invasato il 9 luglio di quest'anno è inferiore di circa 59,6 milioni di metri cubi rispetto a quello dello scorso 2 maggio, quando in tutti i dieci bacini c'erano 529,7 milioni di metri cubi d'acqua. Ultima nota: in questo monitoraggio non è presente il valore del bacino di Genzano. Ma nel complesso, anche in questo caso, al momento la situazione non desta particolari preoccupazioni e il monitoraggio continua.


Consorzio per la bonifica della Capitanata

Nell'invaso principale tra quelli gestiti dal Consorzio per la bonifica della Capitanata, quello della diga di Occhito sul fiume Fortore il 9 luglio 2019 aveva una disponibilità di 183,4 milioni di metri cubi d'acqua. Maggiore di oltre 16 milioni di metri cubi rispetto alla stessa giornata dello scorso anno, quando si era ormai usciti dalla siccità 2017-2018, e con una disponibilità di oltre 167,3 milioni di metri cubi. Va anche detto che il volume invasato dalla diga di Occhito non è diminuito di molto rispetto all'ultimo monitoraggio di AgroNotizie del 2 maggio scorso, quando erano presenti ben 210,7 milioni di metri cubi d'acqua. Da notare che l'invaso di Occhito ha una capacità utilizzabile pari a 250 milioni di metri cubi ed è sicuramente in grado di dare acqua alle principali colture irrigue del foggiano fino a fine campagna: pomodoro da industria in testa.

Non a caso sull'invaso serbatoio di Marana Capacciotti, a fronte di una capacità di 48 milioni di metri cubi, l'acqua pronta per essere immessa nella rete irrigua era ieri di 36,2 milioni di metri cubi. Pochi in meno dei 39,3 milioni dello stesso giorno dello scorso anno.