AgroNotizie riprende oggi il monitoraggio 2019 sui principali bacini ad uso irriguo e potabile del Mezzogiorno d’Italia e conferma positivamente quanto rilevato da Anbi, e in più si segnala un deficit complessivo sui bacini della Basilicata di circa 62,8 milioni di metri cubi d’acqua rispetto al 2 maggio 2018. I dati pubblicati oggi - e rilevati nella giornata di ieri, 2 maggio 2019 - sono raffrontabili quelli pubblicati lo scorso 19 marzo.
Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia
Per irrigare il sud della Puglia, la Basilicata ed il nord della Calabria c’è la disponibilità idrica nei bacini della Basilicata e della Campania ancora gestiti dall’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia.Qui il fiume Sinni sbarrato forma il principale bacino lucano, quello di Monte Cotugno, dove a fronte di una capacità di 497 milioni di metri cubi d’acqua presentava nella giornata di ieri, 2 maggio 2019 una scorta da oltre 264,8 milioni di metri cubi, lontana dalla linea di massimo invaso, posta a 252 metri sul livello medio del mare, e soprattutto con meno acqua dello scorso anno, quando il 2 maggio 2018 erano presenti oltre 285,9 milioni di metri cubi d’acqua. Non di meno il volume di acqua invasata è cresciuto, se pur di poco rispetto al precedente monitoraggio AgroNotizie del 18 marzo 2019, che riscontrava una scorta da oltre 257 milioni di metri cubi.
Anche altri bacini hanno meno acqua di un anno fa.E' il caso dello sbarramento sul fiume Agri, che genera l'invaso del Pertusillo: risulta in perdita di circa 36,8 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno. Altro bacino in crisi è quello dell’invaso Camastra che sbarra il torrente omonimo: aveva ieri oltre 10 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto al 2 maggio 2018.
Nel complesso, i dieci bacini della Basilicata, incluso quello in territorio della Campania di Conza, avevano ieri oltre 529,7 milioni di metri cubi d’acqua invasata, contro i quasi 592,5 dello scorso anno. Il volume invasato il 2 maggio di quest’anno è di poco superiore a quello dello scorso 18 marzo, quando in tutti dieci bacini c’erano 515,4 milioni di metri cubi d’acqua. Ultima nota: in questo monitoraggio non è presente il valore del bacino di Genzano. Ma nel complesso, anche in questo caso, al momento la situazione non desta particolari preoccupazioni: e il monitoraggio continua.
Consorzio per la bonifica della Capitanata
Nell’invaso principale tra quelli gestiti dal Consorzio per la bonifica della Capitanata, quello della diga di Occhitto sul fiume Fortore ieri, 2 maggio 2019, vi era una disponibilità di ben 210,7 milioni di metri cubi d’acqua. Mentre nella stessa giornata dello scorso anno, quando ci apprestava ad uscire dalla siccità 2017 – 208, la disponibilità era di oltre 184,7 milioni di metri cubi. Va anche detto che il volume invasato dalla diga di Occhitto non è cresciuto molto rispetto all’ultimo monitoraggio AgroNotizie del 18 marzo scorso, quando erano già presenti 208,6 milioni di metri cubi d’acqua. L’invaso di Occhitto ha una capacità utilizzabile pari a 250 milioni di metri cubi, quindi, in teoria, non è un impianto pieno, ma sicuramente in grado di dare acqua alle principali colture irrigue del foggiano: pomodoro da industria e carciofo in testa.Non a caso sull’invaso serbatoio di Marana Capacciotti, a fronte di una capacità di 48 milioni di metri cubi, l’acqua pronta per essere immessa nella rete irrigua era ieri calcolata in supero: 48 milioni e 211mila metri cubi. Qualcuno in più dei 42,7 milioni dello stesso giorno dello scorso anno.