Il ministro italiano Maurizio Martina ha invocato "pari opportunità ai nostri produttori contro ingiustificate barriere non tariffarie e problematiche sanitarie e fitosanitarie".
Il commissario europeo per l'Agricoltura, Phil Hogan, ha sottolineato l'importanza degli accordi internazionali (a partire da quello con il Mercosur,) ma anche delle indicazioni geografiche sui prodotti dell'Unione europea.
Livello di produzione agricola elevato e gestione sostenibile dei suoli
Come fare a coniugare questi due presupposti essenziali per il futuro dell'agricoltura europea? I ministri ne hanno discusso durante il Consiglio valutando le possibili strategie per proteggere i suoli agricoli di valore. Le soluzioni - hanno concluso i ministri - dipenderanno principalmente dalle specificità nazionali. Ma, in ogni caso, andranno incoraggiati gli scambi di buone pratiche."E' possibile incoraggiare l'intensificazione sostenibile della produzione alimentare - ha sintetizzato infatti il presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea, l'estone Tarmo Tamm - garantendo nel contempo la qualità dei suoli agricoli, ad esempio tramite il trasferimento di conoscenze e l'innovazione. E' inoltre importante sensibilizzare e creare ulteriori incentivi per gli agricoltori tramite misure di sostegno. Si tratta di aspetti che la futura Pac dovrà prendere in considerazione".
A proposito della gestione del suolo, il modello italiano include oltre 1,8 milioni di ettari coltivati a bio e circa 73mila operatori impiegati in questo specifico settore.
Ministro Martina: garantire pari opportunità ai nostri produttori
"La costante crescita del nostro export agroalimentare - ha sottolineato a margine del Consiglio Ue il ministro Maurizio Martina - ci impone di garantire, nell'ambito degli accordi, pari opportunità ai nostri produttori contro ingiustificate barriere non tariffarie e problematiche sanitarie e fitosanitarie. Per questo proseguiamo la nostra battaglia in Europa per avere regole giuste in mercati aperti. Dobbiamo assicurarci clausole di salvaguardia, basate sulla reciprocità, che funzionino realmente".Martina ha inoltre chiesto "uno sforzo maggiore per promuovere meglio il sistema agricolo europeo" ad esempio imponendo l'obbligo "di indicazione in etichetta dell'origine delle materie prime, come abbiamo già fatto in Italia, per latte e derivati, grano-pasta e riso, pomodoro" per dare "più informazioni e garanzie ai nostri consumatori".
Investire nel biologico significa "avere una risorsa in più" secondo il ministro italiano che evidenzia la necessità di coniugare questa pratica "all'agricoltura conservativa e a quella di precisione, come stiamo facendo in Italia con un piano nazionale e delle linee guida per arrivare al 10% della superficie agricola coltivata anche grazie alle nuove tecnologie".
Uso sostenibile degli agrofarmaci: raggiungere gli obiettivi della direttiva europea
I ministri hanno anche trovato l'accordo sulla necessità di velocizzare l'attuazione dei principi di difesa integrata delle colture e di raggiungere gli obiettivi che la direttiva dell'Unione europea fissa in materia di utilizzo sostenibile degli agrofarmaci."La direttiva - è quanto ha concluso la Commissione europea nella sua relazione sull'uso sostenibile degli agrofarmaci presentata proprio nel corso del Consiglio - offre il potenziale per ridurre notevolmente i rischi derivanti dall'uso di agrofarmaci. Tuttavia, finché non viene attuata più rigorosamente dagli Stati membri, questi miglioramenti sono limitati, e certamente insufficienti per raggiungere i miglioramenti per l'ambiente e la salute per conseguire i quali è stata progettata la direttiva".
Accordi internazionali con Messico e Mercosur
La Commissione ha fatto il punto anche sui negoziati con il Messico e il Mercosur. I ministri europei hanno accolto con favore i progressi effettuati ma hanno anche espresso "preoccupazione per il potenziale impatto degli accordi di libero scambio sui prodotti agricoli sensibili come la carne bovina, l'etanolo e lo zucchero".Il commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, ha definito "ambizioso" l'accordo con il Mercosur. Il presidente di turno del Consiglio Ue Tamm, invece, ha garantito che "ogni accordo futuro tenga debitamente conto delle questioni sensibili dei settori agricoli, tuteli i nostri agricoltori e ne promuova la competitività".