Con l’ingresso delle due nuove realtà nel Cae, la platea dei soci e imprese agricole si allarga di 450 unità, con un maggiore fatturato quantificabile in 80 milioni di euro, da aggiungere al giro d’affari già ingente di circa 500 milioni di euro, generati attualmente dall’insieme delle attività Cae.
“Come nella vita nulla è semplice o arriva per caso – sottolinea Gabriele Cristofori, presidente del Consorzio agrario dell’Emilia – tutte le fasi di miglioramento personale o di impresa richiedono impegno e una giusta dose di entusiasmo, sufficienti per comprendere che il nostro domani sarà migliore se saremo in grado di capire adeguatamente il contesto in un tempo utile, adottando modelli di sviluppo flessibili. La fusione con le due realtà ferraresi risulta essenziale per incrementare e unificare servizi e migliori coperture, fornendo maggiori strumenti e di livello superiore per diventare più competitivi sul mercato attraverso una grande rete operativa”.
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Fonte: Consorzio agrario dell'Emilia
Autore: Lorenzo Pelliconi