Si svolge domani 15 settembre a Expo la “Giornata dell’Agricoltura italiana” promossa da Coldiretti alla quale parteciperanno decine di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni impegnati quotidianamente per realizzare l’obiettivo “Nutrire il pianeta - Energia per la vita” fissato dall’Esposizione Universale. Una responsabilità testimoniata dalla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme al presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo.
 
Al Padiglione Coldiretti "No farmers No party" all’inizio del cardo sud all’Expo saranno allestiti spazi rappresentativi della diversificata realtà dell’agricoltura italiana raccontata attraverso le storie ed i volti dei veri protagonisti, che saranno al lavoro per far conoscere le proprie esperienze. Un’occasione unica per toccare con mano la rivoluzione in atto nelle campagne italiane dove per l’attività agricola si sono aperte nuove e straordinarie opportunità imprenditoriali ed occupazionali. Dall’agriwellness alla moda, dall’agritata al wedding planner contadino fino alle fattorie sociali, ma anche il ritorno di antichi mestieri come il carbonaio o le nuove filandaie di lino o seta e l’utilizzo nei campi di nuove tecnologie come i droni. Ma ci sarà pure chi oggi in Italia coltiva banane, avocado, passion fruit, bambu e arachidi o produce con successo mondiale caviale made in Italy o ancora ha introdotto coltivazioni specifiche per le tavole degli immigrati insieme agli agricoltori custodi impegnati a conservare da generazioni prodotti con storie millenarie che saranno esposti per l’iniziativa.
 
Nell’occasione sarà presentato lo studio Coldiretti sui primati dell’agricoltura italiana e l’impatto sull’occupazione nel 2015, ma anche il primo bilancio dell’Expo sull’agroalimentare made in Italy.
 
La mattina sarà arricchita dal momento pubblico di approfondimento all’Open Air Theatre di Expo con il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo al quale ha confermato la presenza il presidente del Consiglio Matteo Renzi ma interverranno tra gli altri il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulle Agromafie Gian Carlo Caselli, insieme a rappresentanti del governo e delle istituzioni e responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche.

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