Il sistema del vino italiano può e deve essere sempre più un volano per lo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista paesaggistico sia da quello economico. Nella terra, che rispettiamo e amiamo da generazioni, troviamo un fedele alleato, una risorsa unica che ci consente, nel rispetto totale dell’ambiente e della biodiversità, di offrire valore a chi consuma i nostri prodotti e anche a chi sceglie di visitare il territorio che ci ospita”.

Queste sono le parole di Antonio Rallo, vicepresidente di Unione italiana vini - la principale organizzazione di settore nel comparto, espressione della rappresentanza nazionale e unitaria di tutti i soggetti imprenditoriali e professionali della filiera vitivinicola (rappresentano oltre il 50% del fatturato nazionale nel settore del commercio vinicolo e l’85% dell’export) – presente in rappresentanza di Uiv alla milanese dal titolo “Expo delle idee”, organizzata dal Governo con Expo e Rai presso l’Hangar Bicocca Pirelli di Milano, dove 500 esperti attraverso 40 tavoli, suddivisi secondo 4 aree tematiche: le dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; cultura del cibo; agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile; la città umana, futuri possibili tra smart e slow city, hanno immaginato e ragionato sulle opportunità che l’esposizione universale potrà offrire all’Italia e più in generale al mondo.

Expo rappresenta per tutti noi – continua Rallo – un’occasione imperdibile per far conoscere e toccare con mano a milioni di visitatori, attraverso le nostre testimonianze ed alla tecnologia che ci viene in aiuto, la nostra tradizione, la nostra storia, le meraviglie paesaggistiche e naturalistiche di cui l’Italia è sicuramente il regno a livello internazionale. Non è solo questione di business, ma anche di voler condividere con gli altri popoli del mondo, il nostro Dna che parla, da secoli, di uomini e donne impegnati e  innamorati della propria terra”.

Il nostro territorio, i nostri prodotti di qualità – conclude Antonio Rallo –  sono il nostro migliore biglietto da visita con cui presentarci al mondo. Se la politica, le Istituzioni, il mondo associazionistico, inizieranno a crederci senza se e senza ma, allora il nostro ‘sistema vino’ e l’agricoltura italiana diventeranno veramente un volano per lo sviluppo consapevole e coerente del territorio”.

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