Saranno presenti esponenti del mondo delle professioni tra cui avvocati, agronomi, ingegneri e architetti per discutere de “Il riconoscimento del marchio Igp per il Pomodoro di Pachino e gli ostacoli della legislazione regionale. La decisione della Corte costituzionale e l’affermazione del diritto di partecipazione degli Enti e soggetti locali”.
L’appuntamento, in collaborazione con la Fapp e l’Atptp, è stato fortemente voluto dal Consorzio in seguito alla recente sentenza della Corte costituzionale che di fatto invalida l’istituzione della riserva dei Pantani della Sicilia Sud Orientale. Dopo i saluti dei sindaci di Pachino, Noto, Ispica e Portopalo, la questione sarà affrontata da Maria Rita Sgarlata, assessore regionale uscente al Territorio e all'ambiente, poi i dirigenti del Consorzio ripercorreranno la sua istituzione e il riconoscimento del marchio Igp come momenti fondamentali del percorso di valorizzazione del Pomodoro di Pachino e del territorio da cui esso proviene. Previsti anche i saluti del nuovo assessore regionale al Territorio e all'ambiente Piergiorgio Gerratana.
Grazie alla collaborazione dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, per cui la partecipazione al convegno varrà come momento formativo di riconoscimento di crediti professionali, l’avvocato Nino Gentile, il professore Agatino Cariola e l’avvocato Giuseppe Gambuzza, consulente legale del Consorzio, discuteranno i dettagli della sentenza e i futuri sviluppi.
Al termine del convegno il vicepresidente del Consorzio Massimo Pavan consegnerà al sindaco Roberto Bruno e agli altri rappresentanti delle istituzioni una lettera d’intenti in cui si chiede un progetto serio e concordato di sviluppo del territorio e di valorizzazione delle sue risorse.
“La dichiarazione della Corte costituzionale di fatto riconosce alla nostra comunità locale il diritto di essere partecipe della programmazione e del modello di sviluppo del suo territorio – dichiara l’avvocato Gambuzza -. Per questo crediamo che il convegno di domani sia un momento importante per tutta la comunità, che invitiamo a partecipare”.
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