In seguito all’intervento delle autorità europee e dei governi degli Stati membri in data 4 aprile, l’Icann ha fissato un nuovo periodo di 60 giorni entro il quale le imprese richiedenti e il settore vitivinicolo dovranno trovare una soluzione alla questione della protezione delle indicazioni geografiche nel contesto dei nomi di dominio ".vin" e ".wine".
Nel 2010, il valore dei vini europei dotati di un’indicazione geografica ha raggiunto 30.376 milioni di euro. Alcune di queste vendite si svolgono già online, una tendenza che dovrebbe consolidarsi ulteriormente in futuro. La creazione di nuovi nomi di dominio può giovare al settore vitivinicolo europeo, a condizione che il loro futuro proprietario renda sicuro il loro utilizzo e tuteli i vini noti per le loro qualità specifiche e coperti dalla legislazione dell’Ue in materia di indicazioni geografiche.
“È per questo motivo che chiediamo la creazione di un sistema che assicuri la protezione delle indicazioni geografiche europee nelle transazioni effettuate in internet” ha dichiarato il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, che ha aggiunto: “una soluzione inappropriata a tale problematica potrebbe costituire un precedente per altri prodotti coperti da indicazioni geografiche e potrebbe indebolire la politica della Commissione inerente alla protezione delle Ig, nonché i prossimi negoziati bilaterali di libero scambio. Il libero utilizzo di tali nomi di dominio potrebbe condurre a un abuso del sistema di Ig dell’Ue e fuorviare i consumatori rispetto al prodotto”.
"Pertanto - ha concluso Pesonen -, il Copa-Cogeca sollecita la Commissione ad agire e a proteggere le specialità regionali e i prodotti di qualità coperti dalle Ig nelle trattative con l’Icann sui nomi di dominio '.vin' e '.wine'. Non è concepibile che si concedano tali nomi di dominio quando i richiedenti non siano in grado di garantire la protezione delle indicazioni geografiche".
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Fonte: Copa Cogeca