A livello nazionale il piano prevede uno stanziamento complessivo per tutti i settori produttivi di 1,7 miliardi di euro e potrebbe tradursi, solo per il comparto agricolo, in oltre ventimila nuovi posti di lavoro tra tirocini e contratti di apprendistato.
Dino Scanavino, presidente Cia
“Siamo consci di avere sulle nostre spalle non solo la produzione di derrate alimentari – ha dichiarato Dino Scanavino, presidente Cia – ma anche la consegna della tutela del territorio. Attività difficilmente monetizzabile. Riconosciamo al governo i meriti di aver rimesso l'agricoltura tra le attività produttive degne di attenzione e di muoversi nella direzione tanto auspicata delle semplificazioni; nel contempo chiediamo di essere riconosciuti come un settore produttivo 'tipico' strutturato per certi versi, come nel caso del rapporto naturale tra contratti a tempo determinato e indeterminato, in maniera 'atipica'. Per farlo siamo pienamente disposti a fare la nostra parte di sacrifici”.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti
“La firma di questo accordo - ha sottolineato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - significa anche riconoscere a nome del Paese il vostro ruolo di tutori del territorio e dell'ambiente. Questo governo si è mosso sin dai suoi esordi verso la ricerca di soluzioni ai problemi che attanagliano il paese, assumendosi in pieno la pesante responsabilità di prendere decisioni radicali per troppo tempo rinviate in favore di una politica volta a limitare i danni. Le tutele sociali sono senz'altro necessarie, ma vanno affiancate a una reale creazione di opportunità e questo accordo è un passo in questa direzione”.
Il ministro ha concluso ricordando che, dopo la firma dello stesso accordo con Finmeccanica, è la prima volta che un simile atto viene siglato con un'associazione di categoria del settore primario.