Il Copa-Cogeca accoglie con favore la decisione dell'Ue di imporre un nuovo dazio antidumping alle importazioni di mandarini in scatola dalla Cina, ma chiede un'applicazione retroattiva per la campagna 2012-2013.

Il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha espresso soddisfazione per l'adozione delle nuove regole. "Lo scorso gennaio abbiamo esortato la Commissione a reintrodurre immediatamente un dazio antidumping - ha ricordato Pesonen - dato che un ulteriore posticipo avrebbe avuto un ‘effetto devastante’ sui produttori dell'Ue. Tali importazioni non sono tenute a rispettare le regole e gli obblighi, né tantomeno le norme in materia di sicurezza alimentare, che sono di applicazione nell'Ue".

"Le differenze in termini di costi del lavoro e di produzione sono enormi - ha riportato il segretario del Copa-Cogeca - Nell'Ue, i costi di produzione raggiungono 11-12 euro/7,5 kg Fob, mentre in Cina ammontano a 6,30 euro/7,5 kg Fob. Tuttavia, per i mandarini in scatola le misure antidumping debbono essere applicate a inizio stagione, vale a dire a novembre/ dicembre 2012”.
 
Pesonen ha poi aggiunto: “Siamo già alla fine di febbraio e tale regolamento è stato approvato a stagione iniziata. Se tali misure non saranno introdotte con effetto retroattivo dall'inizio della campagna 2012/13, il regolamento inciderà in maniera molto meno determinante. Pertanto, il Copa- Cogeca invita la Commissione europea ad applicarle retroattivamente, altrimenti tutto il settore degli agrumi trasformati sarà messo a repentaglio, minacciando la competitività e l'occupazione nelle zone rurali, soprattutto nei Paesi del sud già colpiti da una forte recessione”.