Riecco la polemica sugli Ogm. A ridare fuoco alle polveri, la sentenza della Corte di giustizia Ue nella quale avverte l'Italia che non può bloccare le procedure per la messa in coltura di piante Ogm autorizzate nella Ue. A dare la notizia sono stati molti giornali e fra questi “Avvenire” e “Italia Oggi” del 7 settembre. Ulteriori dettagli si possono leggere nello stesso giorno su “Il Sole 24 Ore” che evidenzia come tocchi ora ai magistrati italiani decidere se sbloccare o meno le coltivazioni Ogm. Chissà se mai si riuscirà a discutere serenamente di questo argomento, senza posizioni preconcette. Intanto, contro un'apertura alle coltivazioni geneticamente modificate si schiera, ovviamente, Mario Capanna nella sua veste di presidente della Fondazione diritti genetici. “Il Manifesto” dell'8 settembre ospita una sua lettera aperta indirizzata al ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, al quale chiede sia invocata la clausola di salvaguardia per mantenere l'Italia “libera da Ogm”.

 

Clima pazzo

Di Ogm, non abbiamo dubbi, si parlerà ancora a lungo. Nel frattempo è bene occuparsi di argomenti più pressanti come le conseguenze della siccità che ha messo in difficoltà le coltivazioni di pomodoro, la cui produzione è calata del 25% secondo quanto riporta il “Corriere del Mezzogiorno” dell'11 settembre. Al contrario la pioggia arrivata troppo tardi e in eccesso ha danneggiato le colture di bietole, scrive “Nuova Ferrara” del 9 settembre. I danni della siccità hanno indotto le Regioni a richiedere lo stato di crisi, ma “Il Sole 24 Ore” dell'8 settembre avverte che che c'è un ritardo nelle procedure che potrebbe far slittare in avanti gli aiuti alle imprese danneggiate.

 

Vino, poco ma buono

A fare i conti con la siccità prima e le piogge poi, ci sono i vigneti, tutti alle prese con un sensibile calo di produzione come riporta in dettaglio “Sette”, il magazine settimanale del Corriere della Sera in edicola il 7 settembre. Vendemmia scarsa, concorda “L'Unità” dell'8 settembre, ma di qualità straordinaria, come evidenzia il 10 settembre “Il Tempo”. Novità per il vino arrivano infine da Bruxelles, che ha raddoppiato il budget destinato a sostenere l'export del vino fuori dai confini della Ue. I dettagli si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” dell'8 settembre.

 

Più lavoro e meno trattori

Nonostante le avversità climatiche e burocratiche, l'agricoltura è capace di incoraggianti segnali di ripresa che si esprimono con l'aumento del numero di imprese in attività e del numero di occupati, cresciuto del 10,6% come riporta “Avvenire” dell'8 settembre. Ancora “Avvenire” torna sull'argomento il 12 settembre per ricordare che all'aumento del numero degli occupati in agricoltura, fa da contraltare la crescita della tensione sui rinnovi contrattuali nel settore. E dalle pagine de “L'Unità” del 13 settembre si apprende che per il 18 settembre è già prevista una giornata di sciopero. Bisogna poi fare i conti con il calo dei consumi, avverte “Libero” in edicola l'8 settembre. Un altro segnale preoccupante arriva dal calo nelle immatricolazioni dei trattori, argomento del quale si occupa il “Giornale di Brescia” del 9 settembre.

 

Etichette? No!

E la settimana si chiude con la notizia, un po' a sorpresa, del voto con il quale il Parlamento europeo ha messo fuori gioco le etichette delle carni bovine. Per colpa di otto “traditori” (così “Libero” del 12 settembre definisce i nostri Parlamentari che hanno detto no alle etichette), all'Italia viene tolta la carne Doc. Commenti a questa discutibile decisione si possono leggere nello stesso giorno su “Italia Oggi” e su molti altri giornali, fra questi “Il Mattino” e “Gazzetta di Parma”. Il 13 settembre, con un'intervista al presidente della Coldiretti, Sergio Marini, “Libero” denuncia la possibilità che l'Italia venga invasa da carne non controllata. Da Bruxelles non solo cattive notizie, ma anche il via libera alla carne suina della Sardegna, per la quale si temeva lo stop alla commercializzazione a causa della peste suina africana. La notizia è riportata sulle colonne de “La Nuova Sardegna” del 9 settembre. Per un no alle etichette e alla tracciabilità delle carni bovine, un passo avanti nella trasparenza della filiera del Parmigiano Reggiano, che con nuovi sistemi elettronici potrà tenere sotto controllo ogni passaggio. Se ne parla su “Il Sole 24 Ore” del 9 settembre.