Il 24 agosto scorso, il Gestore dei servizi energetici – Gse, ha reso pubbliche le procedure applicative del decreto ministeriale sulle rinnovabili – DM 6/07/12 -, contenenti i regolamenti operativi per le procedure d'asta, d'iscrizione ai Registri e per i rifacimenti parziali e totali; per la richiesta di concessione della tariffa incentivante; per le modalità di calcolo ed erogazione degli incentivi oltre che dei controlli e delle verifiche sugli impianti.

Le procedure

Previa iscrizione sul portale Gse, il soggetto responsabile dovrà inviare tutti i documenti necessari esclusivamente per via telematica utilizzando il portale Fer-e interoperabile con il sistema Gaudì e cui si accede dal sito del Gestore dei servizi energetici.
Ottenuto il codice Fer relativo ad ogni singola richiesta presentata, sarà possibile seguire tutte le fasi della procedura fino alla contrattualizzazione e successiva erogazione degli incentivi. Il percorso varierà in funzione della tipologia di incentivo richiesto e di impianto.

Iscrizione ai Registri

Qualora i valori di potenza dell'impianto - per il biogas parliamo di 100 kW - richiedano l'iscrizione ai Registri informatici ai fini di rientrare nella graduatoria entro i contingenti annui di potenza di cui all'articolo 9 del Decreto, occorrerà attendere la pubblicazione dell'apposito bando.
Il primo Registro è già aperto e chiuderà il 20 settembre; a disposizione ci sono 120 milioni di euro. 
Dal 2013 i bandi saranno pubblicati a cadenza semestrale entro il 31 marzo di ogni anno e comunque trenta giorni prima dell'apertura dei Registri.
Per il secondo Registro saranno a disposizione 140 milioni di euro, i successivi avranno un tetto di 80 milioni di euro fino al raggiungimento della quota limite di 6,7 milioni di euro totali.
I registri, infine, rimarranno aperti per sessanta giorni e la graduatoria finale verrà resa nota entro ulteriori sessanta giorni dalla data di chiusura.
Ricordiamo che come da decreto, per quanto riguarda le biomasse e il biogas, le risorse disponibili in termini di contingenti di potenza annua saranno pari a 170 megawatt per il 2013 e 160 megawatt per i due anni successivi.
Attenzione, perché la procedura non è gratuita. Dovranno, infatti, essere corrisposte cento euro quale contributo per le spese di istruttoria cui aggiungere da 80 a 2200 euro a seconda della potenza dell'impianto.
Come da decreto, gli impianti di proprietà di aziende agricole, singole o associate, alimentati da biomasse e biogas di cui alle lettere a e b dell'articolo 8, comma 4 del Decreto con potenza non superiore a 600 kW, si posizionano al primo posto tra i criteri di priorità.
Simili a quelle appena descritte, con qualche differenza, le procedure d'iscrizione per il rifacimento totale o parziale dell'impianto.

Procedure d'asta

Necessarie per quegli impianti che in virtù dei valori di potenza - 10 MW per gli impianti idroelettrici, 20 MW per gli impianti geotermoelettrici e 5 MW per gli altri impianti - necessitino per accedere agli incentivi di procedure competitive di asta al ribasso, seguono tempistiche di pubblicazione del bando identiche a quelle viste per i registri.
In questo caso il contributo che il soggetto responsabile dovrà corrispondere ammonta a 2300 euro.

Transizione tra nuovi e vecchi incentivi

Per impianti la cui autorizzazione sia precedente all'11 luglio 2012, a patto che entrino in esercizio entro la scadenza del periodo transitorio fissata per il 30 aprile 2013, sarà possibile accede al meccanismo incentivante previsto dal DM del 18 dicembre 2008.
Tale possibilità è estesa anche agli impianti ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 e del 29 maggio scorso.
A partire da gennaio 2013, verrà tuttavia applicata una riduzione pari a tre punti percentuali alle tariffe omnicomprensive e ai coefficienti moltiplicativi previsti per i certificati verdi.
Solo per gli impianti alimentati a biomasse o biogas Tipo c identificati dal comma 4 dell'articolo 8 del Decreto, il periodo transitorio è esteso al 30 giugno 2013 e la riduzione del tre per cento sarà applicata solo a partire dal mese di maggio 2013.
Nessuna riduzione, infine, per gli impianti facenti parte di progetti di riconversione del settore bieticolo e saccarifero approvati dal Comitato Interministeriale di cui all'articolo 2 del decreto legislativo n° 2 del 2006.

Erogazione degli incentivi

Una volta ottenuta l'immissione ai Registri in posizione utile o l'aggiudicamento della procedura d'asta, dovrà essere presentata la richiesta di concessione della pertinente tariffa incentivante con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà entro trenta giorni dalla pubblicazione.
La comunicazione di riconoscimento dell'incentivo, anche nel caso di accesso diretto, avviene per mezzo mail e sarà riscontrabile sul portale Fer-e.
Il mancato raggiungimento dei requisiti sarà comunicato con un preavviso di rigetto della richiesta; entro dieci giorni dal ricevimento di tale comunicazione il titolare potrà presentare tramite il portale Fer-e le proprie osservazioni.
L'accesso alla sezione 'stipula contratto' sul portale Fer-e permetterà di ufficializzare la procedura; l'ente gestore, assicura la stipula del contratto e l’erogazione dei relativi corrispettivi entro novanta giorni dalla data di ricevimento della richiesta di accesso ai meccanismi di incentivazione a seguito, però, dell’entrata in esercizio dell’impianto.

Premi aggiuntivi

In aggiunta alle tariffe base, il decreto prevede una serie di premi – da dieci a quaranta euro per megawatt ora -, cui possono accedere particolari tipologie di impianti i cui requisiti di esercizio sono indicati agli articoli 8, 26 e 27 del Decreto.

Quinto conto energia

Mentre il ministro Corrado Clini ribadisce l'impegno di governo nella tutela ambientale ricordando il ruolo attivo del Decreto contro lo sfruttamento dei terreni agricoli da parte delle multinazionali, il Quinto conto energia è entrato in vigore il 27 agosto scorso.
Ciò è accaduto tra le critiche delle associazioni del comparto che ribadiscono come siano ancora molte le misure che andranno a gravare pesantemente sulle aziende del settore.
In ogni caso come previsto, in seguito al raggiungimento - il 12 luglio -, della soglia dei sei miliardi di euro da parte del Quarto conto energia, è iniziato il countdown di quarantacinque giorni nei quali si è scatenata la corsa al vecchio e più favorevole incentivo.
A fine luglio, infatti, il contatore sul sito Gse viaggiava ad un ritmo di venti milioni di euro al giorno, il che ha fatto temere sulla durata del Quinto conto energia per il raggiungimento del tetto massimo previsrto di 6,7 miliardi di euro. Nel momento in cui scriviamo, il conto ha toccato quota 6.212.966.698 euro.
Nel frattempo, in attesa che i giudici del Tar si pronuncino sul processo conclusosi l'11 luglio in merito ai ricorsi presentati contro le modalità di passaggio dal Quarto al Quinto Conto Energia, il mondo delle rinnovabili si è dato appuntamento dal 5 al 7 settembre a Roma per Zero emission Rome, energie rinnovabili per il mediterraneo.