Tra il 2 e l'8 agosto Sicilia, Puglia e Lombardia hanno dato il via alla vendemmia 2012 con il taglio dei primi grappoli di uve precoci e base spumante. Varcata la soglia del 15% del prodotto raccolto, il 25 agosto Assoenologi ha reso pubbliche le prime previsioni sull'annata 2012. Queste previsioni saranno valide fino ad ottobre, periodo in cui l'Associazione presenterà i dati definitivi.

Quest'anno si produrranno tra i 56 e i 59 milioni di quintali di uva da vino che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73% danno 41,2 milioni di ettolitri di vino: è la seconda vendemmia più scarsa dal 1950. Nel 1983 si è prodotto il doppio di quanto si stima per il 20120, anche se bisogna tener conto che negli anni tra il 1950 e il 1980 la superficie vitata italiana di uva da vino era decisamente più elevata di quella attuale.

"Nonostante i cambiamenti climatici che hanno caratterizzato le ultime annate e il pazzo andamento che ha segnato il ciclo vegetativo 2012, marcato da sbalzi e capovolgimenti imprevedibili - spiega Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi - la vite manifesta la sua capacità di adattamento, riuscendo a superare i momenti di criticità che hanno invece fortemente compromesso l'esito di altre importante colture. Prova ne è l'andamento di questa vendemmia, che se pur abbia alle spalle un'annata contraddistinta da nefasti anticicloni che hanno "bruciato" l'Italia e da una carenza di piogge estive che ha battuto ogni record, si sta orientando verso un risultato che, se il mese di settembre decorrerà nel migliore dei modi, ossia con temperature adeguate, giuste precipitazioni e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, non è escluso che possa ancora firmare un millesimo di alto livello in molte regioni italiane".

"Poteva essere una vendemmia memorabile sia per quantità che per qualità. Sarebbe bastato che l'estate ci avesse regalato meno sole e qualche pioggia, ma così non è stato - aggiunge il direttore Assoenologi - Siamo di fronte ad un'annata che deve ancora giocare buona parte delle sue potenzialità".

 

Quantità, l'Italia è divisa in due

L'Italia centro-settentrionale, Lazio compreso, fa registrare dei livelli produttivi inferiori rispetto al 2011 con percentuali di decremento che vanno da -5% a -15%, mentre l'Italia centro-meridionale registra dei valori pari o superiori, oscillanti da 0 a +10% rispetto allo scorso anno. Anche se va sottolineato che la Puglia rimane stabile, così come la Sicilia il cui aumento di 10 punti, rispetto al 2011, è dato unicamente dalla rimessa in produzione dei vigneti "bloccati" con la cosiddetta "vendemmia verde".

 

Focus sulla qualità

Ma come sarà quest'anno la qualità delle uve raccolte? Al momento bastano due parole: interessante ma eterogenea.

Nelle zone in cui la fioritura è stata contrastata dalle avversità meteorologiche i grappoli si presentano spargoli e non uniformi, mentre nei vigneti che non hanno ricevuto adeguate irrigazioni la resa uva/vino è inferiore alla media. "Ecco spiegata la forte eterogeneità, visto che anche nella stessa regione il buono si scontra con l'ottimo ed il mediocre con l'eccellente" commenta Martelli.

Allo stato attuale delle cose qualitativamente per i vini bianchi si prevede una produzione di buon livello, con una discreta freschezza ed una certa potenzialità olfattiva, ma senza particolari picchi se non per quei prodotti da uve da vigneti che sono stati soccorsi con adeguate irrigazioni nei periodi di crisi o ubicati in particolari contesti geografici come la Valtellina e l'Alto Adige.

Molto ottimismo rimare per i vini che saranno ottenuti da uve a bacca rossa, per i quali sono possibili livelli di tutto rispetto. 

Ma di certo c'è che l'uva è sana in tutta Italia, grazie al gran caldo e alla scarsità di precipitazioni che hanno bloccato l'insorgere delle tradizionali ampelopatie della vite.

 

E ora si aspetta settembre

"Il risultato della vendemmia 2012 dipenderà dall'andamento climatico e meteorico delle prossime quattro settimane - conclude Martelli - Se nel mese di settembre il caldo non darà tregua e non si verificheranno le tanto auspicate piogge, ci si dovrà accontentare di una produzione buona ma con poche punte di ottimo. Viceversa se le condizioni climatiche e meteoriche saranno propizie si potrà sperare in un ottimo risultato con diverse punte di eccellente".

 

I primi dati Assoenologi sulla produzione 2012: scarica il documento completo