I prezzi agricoli confermano a ottobre una dinamica tendenziale superiore al 9%. Mentre in un mese - rileva l'Ismea sulla base dell'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli, salito a 129,7 (base 2000=100) - le quotazioni sono aumentate del 2,5%, riflettendo i rincari degli ortaggi (+18,6% su settembre), a seguito dell'entrata in piena produzione delle ortive in serra.

L'intero aggregato delle coltivazioni ha beneficiato a ottobre di un incremento mensile dei prezzi del 3,3%, un risultato sul quale ha influito l'aumento dell'8,8% della frutta, legato anche in questo caso a componenti stagionali.

Resta, al contrario, fortemente negativa la dinamica dei prezzi dei cereali (-5,4% su settembre) con riduzioni generalizzate, ma più marcate per il granturco. In controtendenza solo il risone che ha chiuso il mese con un aumento dell'8% delle quotazioni all'origine.

Tra le altre produzioni vegetali si rileva un -5,7% per gli oli di oliva, mentre i prezzi dei vini, dopo i forti rincari delle uve, hanno spuntato in un solo mese un +8,1%, contribuendo a sostenere la dinamica dell'intero aggregato delle coltivazioni.

Per i prodotti zootecnici l'indice Ismea segnala, sempre su base mensile, un aumento medio dei prezzi dell'1,7%, con incrementi più evidenti per avicoli (+3,2% ) e bestiame bovino (+2,4%) a fronte di un andamento più stabile per i lattiero casari (+0,2%).

Rispetto a ottobre 2010 l'indice dei prezzi agricoli nel suo complesso ha fatto segnare una crescita del 9,4%, in leggera accelerazione rispetto al più 9,2% tendenziale di settembre.

Più marcati i rincari per i prodotti zootecnici (+12,1%), a fronte di un aumento del 6,7% delle coltivazioni.

 

Costi agricoli in leggera flessione

Settembre segna una flessione dei costi a carico delle aziende agricole italiane. Lo rileva l'IsmeaIstituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sulla base dell'indice dei mezzi correnti di produzione in agricoltura che si è attestato a 134,8 (base 2000=100), facendo segnare una contrazione dello 0,3% su agosto.

Rispetto ai livelli di costo del settembre 2010 emerge ancora una tendenza alla crescita, anche se il divario si riduce a un più 3,6%, consolidando la decelerazione della dinamica tendenziale già rilevata nei mesi estivi.

L'andamento mensile - spiega l'Ismea - indica una riduzione dei prezzi nel comparto dei mangimi (-2%), di riflesso ai segnali distensivi sui mercati dei cereali, segnalando al contempo correzioni al ribasso anche per gli animali da allevamento (-1,8%) e i prodotti fitosanitari (-0,3%). Invariati, rispetto ad agosto, i prodotti energetici, i salari e le sementi, mentre aumentano dell'1,7% i prezzi dei concimi.

Dal confronto col settembre 2010 emerge una dinamica ancora sostenuta per l'insieme dei fertilizzanti (+8%), i prodotti energetici (+7,1%) e i mangimi (+6,4%). Più modesti gli incrementi annuali del costo del lavoro (+1,2% i salari) e dei prezzi di sementi (+1%) e fitosanitari (+0,4%), mentre segnano un meno 2,7% gli animali di allevamento.