"La disciplina di tutela degli alimenti contenuta nella legge n. 283 del 1962 non rientra tra quelle abrogate dalla legge n. 246 del 2005 e relativi decreti attuativi". 

E' quanto si legge in una informazione provvisoria della Terza sezione penale della Corte suprema di Cassazione, a firma del presidente Guido De Maio. 

L'informazione provvisoria anticipa una sentenza che ribalta una precedente decisione emanata dalla stessa Corte nello scorso febbraio, la quale aveva suscitato la preoccupazione del procuratore di Torino Raffaele Guariniello, da sempre impegnato nella lotta contro le frodi alimentari. 

Guariniello aveva lanciato l'allarme per una "depenalizzazione" di fatto del reato in seguito al cosiddetto "Taglia leggi" e aveva chiesto al ministro della Salute Ferruccio Fazio una "interpretazione autentica" del provvedimento, nel senso di riaffermare la vigenza della 283/62. 

"Grazie alla mobilitazione che si è creata, la cassazione ha colto l'occasione per correggere il tiro, ed ho già utilizzato questa informazione provvisoria in un dibattimento che si è chiuso con la condanna degli imputati", ha detto ad Agra Press il procuratore, esprimendo la propria piena soddisfazione per la conclusione della vicenda. 

"Certo, se le norme fossero scritte in maniera più chiara - ha concluso - non ci sarebbe stato bisogno di tutto questo".