Nella giornata di studio presso l’Accademia dei Georgofili, su “Il recupero della competitività nelle aziende vitivinicole toscane”, e soprattutto nel corso della tavola rotonda che ha succeduto le relazioni, si è cercato di valutare l’efficacia e l’equità della contribuzione pubblica in rapporto alle esigenze di aziende vitivinicole condotte da giovani imprenditori.

Da un’analisi svolta su un campione di 131 aziende agricole toscane, è emerso che il sostegno pubblico riguarda soprattutto le misure agro-ambientali e gli interventi di ammodernamento. Analizzando poi un campione più ristretto di 27 imprese vitivinicole, di cui era disponibile tutta la contabilità aziendale, è stato evidenziato che assumono un peso molto elevato le misure a sostegno del reddito, cioè quelle che non richiedono voci di investimento. In conclusione, è risultata evidente una drastica riduzione della marginalità (ricavi meno costi), nei cinque anni del periodo esaminato; questo fatto va attribuito all’aumento dei costi, quasi il doppio nel 2009 rispetto al 2005, dal momento che i ricavi sono pressoché costanti. 

Gli attori della filiera vitivinicola che hanno partecipato al dibattito hanno illustrato le proprie esperienze imprenditoriali, cercando di esprimere una valutazione sul ruolo della spesa pubblica toscana destinata al settore agricolo e sul dato significativo riguardante la perdita di margine.