Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha presentato presso la sede del ministero di Lungotevere Ripa i risultati dell’attività svolta dal ministero della Salute in collaborazione con i Carabinieri dei Nas in materia di sicurezza alimentare. 

Il sottosegretario Martini nel corso del suo intervento ha sottolineato: “Proprio in questi giorni ho avuto a disposizione le relazioni finali relative ai vari settori alimentari  e posso affermare la mia soddisfazione per l’implementazione di un sistema di controllo veramente efficiente e capillare, la cui estensione inizia con la produzione primaria agricola e le importazioni e giunge fino alle fasi di vendita e somministrazione di alimenti. Non c’è un singolo passaggio della filiera che sfugga". 

Il settore della produzione alimentare è, infatti, un campo in cui non ci si può permettere di abbassare la guardia. 

Nel 2009 i veterinari e i medici del Servizio sanitario nazionale hanno effettuato nel complesso ispezioni in più di 470 mila strutture: macelli, stabilimenti di lavorazione delle carni, caseifici, pastifici, oleifici, bar, ristoranti, mense aziendali e scolastiche, ecc. 

Sono state riscontrate delle irregolarità nell’11,7% dei casi. Questo testimonia la grande attenzione posta nel portare alla luce qualsiasi situazione di violazione delle regole vigenti che possa mettere a rischio la salute dei cittadini ed evidenzia l’efficacia del sistema di controllo. Si sottolinea che la tenuta del sistema di controllo si è evidenziata anche nel caso delle “mozzarelle blu”. 

"Sono molto contenta - continua il sottosegretario - di comunicare dei risultati molto positivi emersi dal Rapporto annuale sui residui di fitofarmaci (pesticidi, etc.) nella produzione agricola e ortofrutticola: nel 2009 sono stati analizzati per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari 5.573 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio e vino e nel 99,2% i prodotti sono risultati sicuri! Ciò significa che sono risultati irregolari solo lo 0,8% dei prodotti a fronte, invece, di una media europea di irregolarità pari al  3,5%. Frutta e verdura, grandi alleati della salute, in Italia sono sicuri. Inoltre, gli alimenti per l’infanzia (babyfood), che per il primo anno sono stati inclusi nei controlli, sono risultati conformi al 100% ai parametri stabiliti".