Non solo tradizione e tipicità. Al Trend Expo, l'agricoltura lucana ha offerto testimonianze e spunti di eccellenza. Come quelli presentati al convegno su 'Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013: quali opportunità per i giovani in agricoltura?' da alcuni imprenditori lucani under 40, che si sono distinti per produzioni altamente qualificate, anche in aree marginali.
E' il caso dell'Azienda zootecnica Cafra di San Chirico Raparo, che ha realizzato al proprio interno un ciclo produttivo completo: dall'allevamento di suini, alla trasformazione in salumi, con macello aziendale e linee di lavorazione per gli insaccati, fino alla produzione di biogas per le esigenze energetiche della stessa azienda. Una struttura che attualmente impiega circa 20 operai, ma che a ciclo completo ne ospiterà 60.
Nuovo valore aggiunto per un'Azienda ortofrutticola del Metapontino, Masseria Nivaldine, ora anche fattoria didattica, che produce e trasforma artigianalmente albicocco, pesco, susino, arancio, clementine, vite e olivo. La produzione annuale di trasformati è di circa 5.000 confezioni di marmellate, 1.500 bottiglie di mosto cotto, 3.000 bottiglie di rosolio. Come fattoria didattica, oggi è riconosciuta come 'la fattoria della frutta', che fa dimostrazioni a gruppi di scolaresche, finanche di scuole materne, di come sia svolta l'attività agricola quotidiana.
Altre esperienze eccellenti sono state testimoniate da Giuseppe Martelli, docente dell'Università degli Studi della Basilicata, che ha seguito il trasferimento di alcune ricerche agronomiche a giovani imprenditori. In particolare, sono state messe in pratica ricerche sulla produzione della fragola in areali montani, di biomassa energetica in areali marginali e di alcune colture officinali destinate al mercato degli integratori alimentari. Tre settori poco praticati, ma che hanno consentito alle rispettive aziende di diversificarsi, sviluppando delle filiere produttive innovative, articolate e complesse, tenendo conto della natura del territorio. Questi esempi sono forse solo una parte di quanto l'agricoltura possa essere per i giovani un settore accattivante e aperto a idee innovative. Continuando poi sulla linea di una sinergia tra la ricerca, lo sviluppo e la giovane imprenditoria, si potrà certamente rilanciare e qualificare il comparto agricolo regionale.

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