L'Abruzzo, con la determinazione dpd 023/236 del 27 agosto 2020, ha pubblicato la modulistica informatica per fare le comunicazioni che sono necessarie allo spandimento dei reflui di frantoio nei terreni agricoli.

Dal punto di vista delle norme per l'uso delle acque di vegetazione e delle sanse umide come ammendanti non cambia niente e restano pienamente in vigore la dgr 559 del 2009 che specifica nel dettaglio tutte le procedure, le modalità e le limitazioni e la legge 574 del 1996.

Come previsto dalla normativa in vigore, è sempre stato necessario comunicare preventivamente ai comuni interessati lo spandimento dei reflui di frantoio da fare entro trenta giorni dalla distribuzione sul campo.

Fino ad oggi però non c'era una modulistica specifica. Così sono stati pubblicati i due modelli, uno per la comunicazione del primo spandimento, uno per la comunicazione degli spandimenti successivi in formato elettronico, su file .doc, che possono essere compilati anche al computer e inviati in formato .pdf agli uffici Suap dei comuni in cui è ubicato il frantoio e in cui sono ubicati i campi in cui avverrà lo spandimento.

Nei modelli si specificano i dati e le caratteristiche tecnologiche del frantoio, le quantità e le tipologie di reflui, i dati catastali e le caratteristiche dei terreni in cui avverrà lo spandimento, i titoli di possesso dei terreni, i dati e la caratteristiche dei sistemi di stoccaggio dei reflui, le dichiarazioni relative al rispetto delle norme vigenti e l'atto di assenso del proprietario o del conduttore dei terreni.

Si ricorda che assieme ai modelli di comunicazione preventiva deve essere presentata una relazione tecnica firmata da un professionista abilitato e iscritto all'albo che può essere un agronomo, un geologo, un perito agrario o un agrotecnico.

Nella relazione devono essere riportati:
  • i dati del titolare dei terreni,
  • i dati catastali dei terreni, con la superficie totale e la superficie in cui avverrà lo spandimento,
  • le caratteristiche pedologiche del terreno (pH, capacità di assorbimento delle piogge, pendenza),
  • le caratteristiche idrologiche (presenza e profondità delle falde, bacino idrografico di riferimento),
  • la situazione agroambientale (colture in atto, avvicendamenti colturali, presenza di terreni non coltivati),
  • le modalità di trasporto e di spandimento,
  • la cartografia (con evidenziati i terreni in cui avverrà lo spandimento, la presenza di pozzi di acqua potabile, le abitazioni e le aree di rispetto) con gli estratti di mappa catastale e di cartografia idrologica del territorio.
 

Scarica il modelli

Comunicazione preventiva primo spandimento

Comunicazione preventiva spandimenti successivi