I primi temporali hanno sollevato il morale a più di un maiscoltore nella vasta zona maidicola padana: una primavera così scarsa di piogge mancava da qualche anno e, se inizialmente è stato positivo seminare tutta la superficie in dieci giorni, il proseguire del secco ha inchiodato il mais alla terza foglia e sporcato i campi di Abutilon e altre infestanti.

L’emergenza delle piante è ottimale dove si sono localizzati i concimi ad effetto starter e dove la tessitura ha tenuto meglio l’umidità residua: nelle zone più permeabili invece qualche pianta manca, ma complessivamente si sono avute nascite soddisfacenti e lo sviluppo riprenderà veloce con l’aiuto di qualche pioggia.
Ora si tratta di gestire al meglio le fasi critiche dalla quinta foglia alla fecondazione, in cui si determinano i fattori della resa, e di cui la concimazione azotata è il principale motore.

 

Le scelte per l’efficienza della concimazione in copertura

Nel mais non solo la concimazione prima della semina, ma anche la concimazione in copertura precede di molto la fase di maggior assorbimento, che avviene quando la pianta è già troppo alta per l’entrata in campo con le attrezzature ordinarie.
L’azoto dell’urea tradizionale è soggetto a perdite per volatilizzazione se non interrato prontamente, in particolare nei terreni con pH alcalino. La trasformazione stessa dell’urea ad ammoniaca provoca un innalzamento del pH e accelera le successive trasformazioni dell’azoto ammoniacale in nitrati, facilmente dilavabili.
I concimi Entec® di K+S Nitrogen utilizzano l’inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP per stabilizzare l’azoto in forma ammoniacale rallentando la nitrificazione. L’azione dell’inibitore della nitrificazione assicura un’adeguata disponibilità dell’azoto nello strato 0-30 cm, quello da cui il mais trae la maggior parte dei nutrienti, per un tempo prolungato.

 

I benefici dell’azoto stabilizzato di Entec®

Grazie all’inibitore è favorito l’assorbimento di ammonio da parte della radice, con due benefici importanti: l’acidificazione della rizosfera e il risparmio di energia metabolica.
Quando si impiega urea con inibitore della nitrificazione (Entec® 46), l’abbassamento di pH intorno alla radice:
· favorisce il rapido passaggio da ammoniaca ad ammonio limitando indirettamente le perdite per volatilizzazione;
· contrasta l’accelerazione della nitrificazione;
· migliora l’assorbimento del fosforo e dei microelementi.

Per utilizzare l’azoto assorbito in forma nitrica (ossidata) nei tessuti vegetali, la pianta deve spendere energia per ridurlo. Quando assorbe azoto ammoniacale, in una forma già ridotta, la pianta risparmia questa energia e la utilizza per lo sviluppo.
E’ uno dei motivi per cui nei confronti diretti con l’urea tradizionale il mais concimato con Entec® mostra uno sviluppo più marcato.

 

Nutrizione graduale e prolungata: resa e sanità della granella

La nutrizione della coltura, grazie alle ridotte perdite di azoto per dilavamento e per gassificazione, è efficiente e risponde alle esigenze della coltura che è favorita dalla nutrizione graduale e costante che l’azione del DMPP garantisce.
I maiscoltori che hanno fatto esperienza con Entec® apprezzano il fatto di poter ridurre le dosi, di essere sicuri che l’azoto arrivi alla coltura nella giusta misura senza strappi, di registrare rese elevate in modo più stabile e indipendente dall’andamento stagionale.

Grazie alla sperimentazione in campo, cui K+S Nitrogen dedica costanti investimenti, è stato possibile anche registrare degli effetti positivi sulla sanità della granella, attribuibili proprio alla riduzione degli stress durante tutto il periodo vegetativo.

Grazie alla sperimentazione in campo, cui K+S Nitrogen dedica costanti investimenti,
è stato possibile anche registrare gli effetti positivi di Entec® sulla sanità della granella

 

Sostenibile anche il profilo economico

In una situazione economica che è spesso soggetta a brusche variazioni, è legittimo che l’agricoltore sia in difficoltà nel valutare le scelte tecniche sotto il profilo economico.
Se si considera il mais l’attuale prospettiva dovrebbe, però, indurre a non trascurare le opportunità di innovazione.
A parità di azoto in pre-semina e riducendo la dose complessiva del 15% il costo della concimazione con Entec® è in vantaggio o in pari fino a 10 € in più per quintale di concime.

Grazie alla maggior efficienza e ai vantaggi descritti, la probabilità di conseguire rese più elevate è però maggiore e ogni quintale in più alla trebbia vale, con i prezzi attuali, più di mezzo quintale di concime.
Su colture come pomodoro e patata dove si interviene normalmente con la fertirrigazione, le concimazioni con Entec® rappresentano un’opportunità ancor più evidente per ottenere elevate produzioni di qualità superiore contenendo i costi e l’impatto ambientale.

 

 

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